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New York come Vico Equense

Pesca e Acquacoltura - Novità

New York come Vico Equense

Il Golfo di Gaeta come …………..?!?

Le vecchie carrozze della metropolitana della città di New York, ormai in disuso, sono state caricate a bordo di un cargo e portate al largo, dove sono state gettate in mare così da andare a formare una barriera corallina artificiale che fungerà da rifugio per i pesci. Quello che a prima vista può sembrare un atto di terrorismo ecologico, nasconde in realtà un fine nobile e un vero e proprio progetto di rinascita ambientale chiamato "Artificial Reef Program". Si tratta di un programma che prevede, nel giro di 5-10 anni, la crescita di una barriera corallina artificiale che vada a sostituire quella completamente distrutta dall'intervento dell'uomo.

 

Da anni il comune di Vico Equense si sta interessando per proteggere al meglio e gestire in maniera efficiente l’area marina Banco di Santa Croce, con l’intento di proteggere le specie ittiche che svolgono fasi essenziali del ciclo biologico da un eccessivo sfruttamento delle risorse, inquinamento di ogni genere e dal danneggiamento causato da sfrenate attività di pesca.

Per questo motivo il comune di Vico Equense ha presentato alla Regione Campania il progetto di un’opera di ingegneria naturalistica per la promozione della biodiversità e la valorizzazione e tutela dell’area ambientale di riferimento. Il programma prevede la creazione di barriere artificiali per impedire la pesca illegale che ancora avviene in queste acque con le reti a strascico: il Banco di Santa Croce è formato da una secca e si trova a circa 600 metri dalla costa, tra l’arco costiero di Punta Orlando e Torre Angellara e l’area sarà delimitata con apposite boe e verrà successivamente segnalata sulle carte nautiche. È prevista anche la realizzazione di percorsi sottomarini, che permetteranno di rendere la zona un importante sito naturalistico di cui potranno fruire i turisti senza arrecare danni alla flora e alla fauna e che potrà garantire ritorni positivi per la città.

La barriera per impedire la pesca a strascico in questa zona verrà posizionata a 100 metri di distanza dal perimetro dell’area protetta e sarà composta da blocchi di cemento che svolgeranno la funzione di sbarramenti antistrascico e di oasi marine artificiali per il ripopolamento ittico.

L’area sarà ovviamente videosorvegliata grazie all’installazione di un sistema di acquisizione e trasmissione di immagini ad alta risoluzione che garantirà un controllo anche notturno delle aree di interesse e, in caso di intrusione nell’area protetta, si attiveranno automaticamente gli allarmi.

Già nel 2009 il comune aveva avviato il percorso per la tutela dell’oasi blu, attraverso la richiesta per l’affidamento esclusivo del Banco, ottenuto l’anno successivo.

Tutte le specie, piccole o grandi che siano, rivestono un ruolo di vitale importanza per la sopravvivenza stessa dell’ecosistema, per garantire l’equilibrio dell’habitat e assicurare la naturale sostenibilità di tutte le forme di vita.

E noi, nel Golfo di Gaeta, cosa abbiamo proposto e/o  fatto per preservare e tutelare l’ecosistema marino?

 

Dott. Erminio Di Nora

www.erminiodinora.com

 

FONDAZIONE ANGELO VASSALLO – SINDACO PESCATORE –

PROVINCIA DI LATINA