Comincera' come previsto il 1 settembre, per concludersi il 30 novembre, il periodo di riposo biologico per l'attivita' peschereccia al largo delle coste del Senegal.
Il provvedimento si rende necessario per permettere la conservazione e la gestione sostenibile delle risorse ittiche di questo Paese dell'Africa occidentale.

Lo ha annunciato il ministero dell'Economia marittima, il quale ha anche rilevato che nello stesso periodo sara' "proibito a qualsiasi imbarcazione da pesca di entrare in attivita' e di sbarcare il pescato in un porto senegalese".
Nella nota del ministero si precisa che sara' solo consentito lo sbarco di prodotti pescati al di fuori delle acque territoriali senegalesi da parte di pescherecci dotati di un valido permesso di pesca rilasciato da uno Stato estero. 

Un esempio di civiltà e di impegno sociale nella tutela delle risorse.

In Italia forse non bastano neanche i sindacati e le associazioni di categoria per autoregolamentare la pesca e tutelare le risorse garantendo così i livelli occupazionali.

Abbiamo tanto da imparare dal Terzo Mondo, soprattutto a sorridere!!! 

                                                                                     Erminio Di Nora