Notice

Gli Albertini negli anni '70 e '80

Riflessioni - Riflessioni

ImageUn sogno, un momento della mia vita che non ha prezzo.

 
Giornata tipo
 
A quell'epoca le classi del quinto anno potevano vendere la merenda alla ricreazione. Era un momento di svago, ma nessuno potrà mai dimenticare un particolare.
Il Preside, il Prof. Pietro Frasca, aveva un'aria severa, ma era una persona buona.
Partii per la Nuova Zelanda nel 1980, e tornai nel 1981: avevo appreso il patriottismo che solo in un altra Nazione si può apprendere.
Un italiano mi aveva insegnato una frase. Durante la ricreazione la ripetevo, come il Duce, ai miei compagni dalla sala dei professori:
"Italiani, trasformeremo quest'isolotto di pescatori e di contadini, in una colonia, per i figli della lupa", e immediatamente c'era l'acclamazione da parte di tutti i compagni di classe e non solo!

 

Ricordi storici
 
Un ragazzo i cui familiari gestivano un cinema, l'Eliseo, trafugava i cartelloni senza scritte, quelli che si adoperavano per i film a luci rosse, e insieme ad altri compagni, usciva dalla scuola e attaccava i manifesti riportando i nomi degli amici.
Un giorno trovammo la scuola chiusa. Qualche burlone aveva bloccato cancelli e serrature con lo stucco a ferro.
Furono costretti a chiamare i vigili del fuoco.
Stessa sorte subivano i motorini: al termine delle lezioni spesso trovavano i tubi delle marmitte otturate e spesso invece qualcuno si divertiva a affumicare il piazzale accelerando.
 
Gite
 
Ricordo che c'era un personaggio strano che, ad ogni gita, si portava in valigia travestimenti di ogni tipo: parrucche, occhiali da sole anni sessanta, gonne, pantaloni, calze, ecc...... Spesso qualcuno si divertiva a uscire fuori orario con travestimenti singolari.
 
Professori

 
In matematica i numeri sui compiti arrivavano fino a 1 (preso dal sottoscritto). Altri avevano anche note, alcuni, soprattutto nel biennio, portavano a scuola enciclopedie per le interrogazioni di storia e italiano.                  
 
Amicizie e tempo libero
 
C'erano dei ragazzi che promettevano molto bene, erano bravissimi secondo il mio personale parere. Avevamo anche un bel gruppo musicale.
Il Liceo era una grande famiglia. Non esisteva distacco, e siccome le sezioni erano due e mezzo, poi due, ci conoscevamo tutti.
Il pomeriggio ci incontravamo per un cornetto con crema o panna, poi ci sedevamo sui tubi di fronte all'arena Mallozzi.
Si, si copiava! E, bene o male sempre dalle stesse persone.
Bullismo? Forse un episodio in cinque anni messo a tacere dagli stessi compagni. Non era permesso. C'era sempre un limite a tutto.
Sport? Il calcio e prima ancora la pallacanestro.
Io? Solo sport acquatici.
Solitamente mi infatuavo di una ragazza ogni tre mesi e stavo lì sul letto a sognarla ascoltando musica e i miei amici sistematicamente mi prendevano in giro per questo.
Le prime macchine? Una Ford Escort e una Lancia Fulvia con il cambio al volante.
Ci andavamo in sei, a volte in sette, e se qualcuno aveva l'intestino debole ...erano guai.
Nel periodo degli agrumi, uscivamo per mangiarli direttamente dalle piante degli amici. “Questa sera andiamo a rubare dalla pianta di .......?” Eh, eh!
In estate cocomeri e meloni! Ci piaceva mangiare.
Bere? No, solo a Pasquetta, quando mangiavamo agnello arrosto.
Ero dotato di bandana per il sudore, bottiglia di vino rosso, brace e graticola, spalla di agnello di circa 2 kg!
 

Articoli più recenti:
Articoli meno recenti: