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IL “cyber” BULLISMO CHE UCCIDE……..complice L’ INDIFFERENZA

Riflessioni - Riflessioni

“Secondo me tu stai bene da sola! Fai schifo come persona”…“Con cosa è meglio tagliarsi? Non è meglio usare la lametta?”. E ancora: “Spero che uno di questi giorni taglierai la vena importantissima che c’è sul braccio e morirai!!!!”…

Sono i Nostri figli quelli che restano in casa mentre noi ci dedichiamo ad altro, e sempre i Nostri figli quelli che scrivono queste cose sui social network, e ancora loro quelli che, vivendo una fragilità maggiore a causa di condizioni interiori particolari, si ritrovano da soli a scegliere tra la fine di una sofferenza, associata al porre termine alla propria Vita,  e il continuare a “sopravvivere” in un Mondo dove se non ti uniformi alla massa, resti fuori dai “giochi”, vieni additato da coloro che senza scrupoli scrivono messaggi sapendo di ferire, di demolire quella già piccolissima autostima che vive ben mascherata dentro di noi.

I giovani più sensibili, o “semplicemente” quelli che attraversano o hanno attraversato situazioni familiari o personali difficili, schiacciati dai sensi di colpa, umiliati da fin dentro la loro anima da chi un’anima non ha o ignora di averla o peggio ancora la nasconde perché forse identica a quella della persona che si è scelta di “immolare”. 

Si tratta troppo spesso di veri e proprio sacrifici umani. La nostra civiltà è ritornata ad una pratica atavica.  Certo, i mezzi sono cambiati, magicamente raccolti in un unico strumento con varie facce: ASK, FACEBOOK ecc. ecc.

Le funzioni però sono le stesse, mezzo di diffusione comunicativa e mezzo d’offesa: l’ARA (su cui veniva adagiata la vittima) posizionata strategicamente in un punto in cui l’intera comunità poteva prendere parte o visione dello “spettacolo sacrificale” ed il PUGNALE usato per compiere il rito.

C’è però una grande differenza: i nostri antenati avevano certamente ben più chiaro di noi chi era a compiere materialmente il sacrificio (sacerdote, sacerdotessa, sciamano ecc. ecc.). Oggi invece i responsabili si nascondono dietro false identità e gli spettatori, troppo spesso, si vestono di indifferenza!

Ma è giusto scaricare ogni responsabilità SOLO su un mezzo?

DOV’E’ FINITO IL CONTATTO UMANO……..?

PERCHE’ LA REALTA’ QUOTIDIANA CREATA DA COMPUTER, SOCIAL NETWORK, PROGRAMMI TELEVISIVI ECC.ECC. SEMBRA PIU’ VERA DEL MONDO REALE?

Che strada sta percorrendo la nostra UMANITA’?

Amo la verità. Credo che l'umanità ne abbia bisogno. Ma ha un bisogno ancora più grande della menzogna che la lusinga, la consola, le dà speranze senza limite. Senza la menzogna, morirebbe di disperazione e di noia.

                                                         Anatole France, La vita in fiore, 1922


Disconnect, un film nel quale ci ritroviamo disconnessi dalla realtà, ma nel quale ci proiettiamo quotidianamente per vivere in un mondo virtuale.

Se chiudessimo gli occhi per un istante, tornando indietro nel tempo, vedremmo un bambino degli anni settanta chiedere alla mamma di usare il telefono, e dopo aver tolto il lucchetto, fissato sul numero 1 per non permettere a nessuno di girare il disco, telefonare a un suo amichetto per giocare a pallone, con archi e frecce, fionde, o semplicemente per correre nei campi.

Il tempo cambia le cose.

Le nostre relazioni quotidiane sono “mascherate”, nascoste e modificate dall’etere, dove una faccetta si sostituisce alla Verità, alle persone, al Mondo Reale.

Tutto assume la forma di ciò che si desidera, proprio come l’acqua.

La pellicola di Henry Alex Rubin ci sbatte in faccia il fatto che ormai la nostra vita si svolge totalmente in rete; siamo costantemente connessi ad una realtà che non è tale, confondendo i rapporti veri con quelli virtuali, e viceversa.

Le tante storie che s’intrecciano vi faranno riflettere a lungo e, chissà, vi porteranno anche a “disconnettervi” per un giorno intero dal web, soprattutto quando un ragazzo, introverso e solitario, tenterà il suicidio perché innamorato dell’immagine di una ragazza che due studenti avevano “creato” per gioco.

                                                                                     Erminio Di Nora

http://www.youtube.com/watch?v=z6WoQJfHRM4


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