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Non per depredare ma per restituire

Riflessioni - Riflessioni

La ribellione

La Terra di Mezzo, un posto dal quale osservare le due metà della “mela”, un Paese senza confini geografici, dove tutto è possibile, un piccolo eden dove l’immaginazione si trasforma in realtà.

Da una parte coloro che nella vita hanno irrispettosamente violentato Madre Natura, dall’altra invece i “figli”, i germogli, il passato, il presente e il futuro, uniti dall’unico obiettivo di restituire ciò che è stato indebitamente sottratto, rubato, predato.
L’uomo che ha immerso il tubo di scarico della sua autobotte nel fiume Garigliano, lo stesso uomo che aveva visto morire centinaia di pesci, é stato colpito da una malattia degenerativa. Dal suo letto, attaccato a un respiratore, può guardare la TV, e da lì immaginare come sarebbero state più belle le sponde del fiume se lui stesso avesse rispettato la Natura, non accettando di scaricare rifiuti tossici e nocivi.
Ora tocca a lui scontare la sua pena, accettare passivamente la condizione in cui si é ritrovato, proprio come quei pesci che qualche tempo prima aveva avvelenato.

L’acqua, scorrendo a valle, e verso il mare, ha incontrato nei ruscelli che costeggiano la strada, pezzi di plastica, teloni, immondizie di ogni genere.
E così accadde che durante le piogge torrenziali di marzo, tutto andò sommerso, perduto per sempre nel fango che l’uomo aveva nascosto sotto il tappeto della verità.
Si era creata una diga, costituita da tutto quel materiale gettato senza un perché, una grande barriera che aveva fatto straripare il ruscello, permettendo all’acqua di riversarsi nelle case vicine.

Il fertilizzante, insieme ai diserbanti e ai concimi chimici, confluiscono tutti verso il mare, passando per i corsi d’acqua e per le falde acquifere. Le temperature elevate, fanno rifiorire le mucillagini, una sostanza mucosa simile al fango, alla melma, una barriera che la Natura ha creato per mostrare le ferite, il dolore sofferto a causa dell’uomo.

Sembra quasi di vedere la Terra marcire, vittima dell’incuria dei suoi inquilini, il risultato di una violenza che potrebbe trovare rimedio solo imparando a vivere con Amore, Rispetto e Dignità, lo spazio che divide il sogno dalla realtà, il progetto dalla sua realizzazione, il bene dal male, la Verità dall’universo virtuale creato dall’uomo per “cambiare” la storia a proprio piacimento.

                                                                                         Erminio Di Nora


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