Vorrei dedicare una canzone, una poesia, una frase per dire che l’uomo si sta procurando un dolore enorme, tradendo se stesso e il proprio progetto di vita.

Il sangue gronda dalle ferite inferte alla Terra, che ci regala ogni giorno le sue bellezze, i suoi colori, e che sappiamo ricambiare sotterrando veleni sotto il suo derma, iniettandole liquami di ogni genere attraverso le sue arterie, fiumi e torrenti che scorrono verso il mare, un mare che non possiamo vedere nelle sue profondità, che non possiamo ascoltare, ma che ci chiede di imparare a guardare con gli occhi del cuore e dell’anima la morte che procuriamo ai suoi organi interni e ai suoi abitanti.

Non capisco come e perché dobbiamo privarla della Sua dignità, violentandola silenziosamente, nascondendo a noi stessi la Verità.

Tutto ritorna, e a volte accade attraverso episodi che ci lasciano riflettere.
Ricordo lo sguardo di una bambina incontrata ad una festa in provincia di Caserta. Mentre camminavo, si abbracciò alla mia gamba e mi sorrise. Era stupenda. I suoi occhi verdi cercavano la felicità incrociando i miei, e forse avrebbe desiderato dirmi qualcosa.

Immaginate per un attimo di stare dalla parte di quella bambina, e proviamo a identificarla con il mare, la terra, l’acqua.
Cosa ci chiederebbero?

Forse di provare l’Amore reciproco tra noi e la Natura.

Purtroppo, per ora, tutto resta solo un sogno.

http://www.youtube.com/watch?v=dmZZfyv1AGU

http://www.youtube.com/watch?v=WAgwWOk0-nU&feature=related

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