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La mia Napoli....

Le vostre storie - Le vostre storie

Non è facile parlare della terra del sole: così ricca di colori e di emozioni. Non è facile parlare della mia Napoli, senza lasciarmi coinvolgere e travolgere dalla commozione. Non ci sono parole che bastino a descrivere quello che si può provare quando si entra nello spirito di questa città. 

Provo a raccontare la mia Napoli, attraverso le sensazioni che la città, la gente, i colori, i profumi e gli odori mi trasmettono.

Seguimi in questo mio viaggio, accompagnato dalla bellissima "era de maggio", come colonna sonora. Ti aiuterò a scoprire nuovi posti e nuove sensazioni. Ti porterò in luoghi mai visitati, ti parlerò di storie mai raccontate.. Mille immagini di uno splendore quasi indescrivibile e che solo chi riesce a ritrovarle nell'anima e nell'aria di Napoli, può capirle per la meraviglia e le sensazioni forti che lasciano...


Nella mia Napoli, ogni giorno e' un bel giorno, ogni giorno e' un giorno da ricordare. Ogni giorno vissuto in questa città e' un giorno speciale...


Napoli è viva... Napoli è così piena e così vitale, che la nostra mente, incapace di cogliere e godere tutto contemporaneamente, finisce per rilassarsi e svuotarsi, gustando solo una cosa per volta e facendosi scivolare addosso tutto il resto. D'altronde, sotto le ceneri del Vesuvio è vivo più che mai la filosofia epicurea e infatti, tempo fa, quando un giornalista ha chiesto ad un gruppo di 5 amici, seduti al tavolo di una vineria, mentre gustano un rosso corposo, se avessero paura del vulcano, questi hanno risposto: "e vabbuò, si scicoppia u Vesuvio ce trova felici e cuntenti e po' tra ruimil'ann ce venen pur a veré int o museo cu 'stu bicchier in man!"


La filosofia napoletana non ha eguali nel mondo. Seguimi in questo viaggio e cercherò di trasmetterti alcune di quelle sensazioni attraverso una semplice descrizione di luoghi, abitudini e situazioni.


Arrivare a Napoli alle 16, senza più speranza di mangiare qualcosa di decente e trovare la fila fuori "Da Michele 'u zuzzuso"... Passare la domenica per le vie del centro, trascinandosi in un fiume di turisti, che vanno controcorrente e che si riconoscono dall'ombrello giallo alzato...


Abitare nei vicoli di spaccanapoli ed avere una vicina che ascolta tutto il giorno "dicintencell vuje... " e la sera butta il sacchetto dell'immondizia dalla finestra, centrando sempre il cassonetto scoperchiato... Scappare da una vecchia casa nei quartieri spagnoli perché infestata dai "munacielli"... che si divertono a farti i dispetti...


Passare per forcella e guardare la folla di turisti giapponesi che fotografano con le loro Nikon le lacrime di Maradona, racchiuse nei barattoli di vetro, mentre comprano l'aria di Napoli sottovuoto... pagandola a peso d'oro!


Fumarsi una sigaretta con una combriccola di teatranti sui gradini di Piazza Bellini... Chiacchierare con il proprio salumeriere sulle teorie di Giordano Bruno mentre lui ti sta incartando la mozzarella di bufala.


Andare a studiare a casa di un ragazzo conosciuto all'università e scoprire che quello è un chiattillo, discendente di una ricca e nobile famiglia, dal doppio cognome e la sua casa che è un susseguirsi di saloni, dai cieli alti e affrescati, era il covo dei rivoluzionari antiborbonici.


Mangiare la frittatina di maccheroni appena fritta per strada, davanti "Di Matteo" mentre si aspetta che il cameriere si affacci e grida: "7 persone Rossi". Trovare traffico alle quattro del mattino in una normalissima giornata infrasettimanale.


Sentirsi chiamare dai venditori mentre attraversi il mercato della Pignasecca tra motorini che sfrecciano, puzza di pesce, contenitori di olive in ammollo, interiora di maiale bollite e appese tra limoni in un chiosco gocciolante di acqua, un frastuono di voci e di musica, che fuoriesce dalle finestre aperte..


Alzare gli occhi e vedere file di bucato appena lavato appeso da un palazzo ad un altro... e balconi che al posto dei classici gerani, hanno corone di peperoncino e di aglio... Fare la pausa pranzo su Via Caracciolo, tra l'odore dei taralli sugna e pepe, una granita al limone, le caldarroste, le pannocchie di mais bollite e i pezzi di torroni grossi e colorati...


Andare a prendere l'aperitivo alle 14:00, pranzare alle 14:30 e cenare alle 22:30 (questo è dovuto al fatto che a Napoli il giorno dura circa 28 ore)... Andare da Piazza S. Pasquale a Piazza dei Martiri e incontrare decine di persone conosciute... Fermarsi a prendere il caffè appena macinato a via dei Mille, tra uno shopping e l'altro...


Uscire con un'amica su una vecchia vespa senza caschi, sfrecciando davanti ai vigili che ti danno anche indicazione ...


E poi come non ricordare l'arte di questa nostra bellissima città? L'arte, quella vera, quella che viene dall'anima di cui è così piena la nostra bella città... Quell'arte che ci consola, ci solleva, ci orienta, ci disorienta, ci cura... quell'arte a volte ricca di superstizioni... .quell'arte che si respira nei vicoli del centro storico, tra i pastori di San Gregorio Armeno, e nella Napoli bene di Posillipo o di San Martino... l'arte dei palazzi storici, delle chiese, dei chioschi, delle piazze, dei monumenti, dei cimiteri...


Stare a Napoli è come vivere perennemente con il cuore in vacanza... .E' nella mia Napoli che ritrovo e seguo il mio cuore ogni giorno ... .In quella mia Napoli che vi invito a visitare...


Inizio alla grande, con una dedica alla mia Napoli..Sarà perchè sono malinconica, dopo una settimana passata nella città più bella del mondo...Ma ogni volta che vado sul magazine a rileggermi, mi commuovo...BUON GIORNO A TUTTI!!!



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