Notice

INFORMATIVA FISCALE E PREVIDENZIALE

Fisco e Previdenza - Fisco

Errori contabili: Risoluzione Agenzia delle Entrate


Con Risoluzione 8 giugno 2015, n. 57, l'Agenzia delle Entrate, ha fornito alcuni chiarimenti sul corretto trattamento fiscale da applicare in caso di correzione di errori contabili dovuti alla mancata imputazione di componenti negativi e/o positivi nel corretto esercizio di competenza (Circolare n. 31/2013).

In particolare, il documento di prassi, ha chiarito che:

  • in presenza di fatti che comportano l'obbligo di denuncia penale, non è possibile per il contribuente avvalersi della procedura di correzione degli errori in bilancio di cui alla Circolare n. 31/2013 con riferimento ad un periodo d'imposta che vada oltre il 31 dicembre del quarto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione;
  • gli effetti del raddoppio dei termini, in presenza di reati tributari, operano esclusivamente a favore dell'Amministrazione finanziariache deve attendere i risultati delle indagini.

 

 

 

Nuove funzioni per il cassetto previdenziale artigiani e commercianti: Messaggio INPS


Con Messaggio 8 giugno 2015, n. 3871, l'INPS ha fornito dei chiarimenti tecnico - operativi in relazione ad alcune funzioni del cassetto previdenziale per artigiani e commercianti.

Nel documento si precisa che:

  • è attiva la nuova funzione "Invio comunicazioni" che sostituisce, a partire dal 15 giugno 2015, la casella di posta elettronica Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. . Con la nuova modalità si favorirà una migliore gestione delle comunicazioni attraverso la loro "canalizzazione" a seconda degli argomenti;
  • è stata predisposta la piattaforma "Fai Da Te" che consente la ricerca guidata di informazioni e servizi a disposizione dell'artigiano o commerciante o del suo intermediario.

 

Sicurezza sul lavoro: la mancata informazione fa scattare la responsabilità


In tema di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, la Corte di Cassazione ha ribadito la responsabilità del datore di lavoro o suo delegato per l'infortunio occorso al lavoratore, nel caso in cui questi non sia stato informato sufficientemente dei rischi cui andava incontro nell'eseguire la lavorazione, anche in presenza di un documento di valutazione del rischio.

La Suprema Corte, con la Sentenza n. 24452 dell'8 giugno 2015, ha precisato che la presenza del documento di valutazione del rischio, che tra l'altro nel caso in specie presentava delle lacune, non può in nessun modo esimere il datore di lavoro dall'obbligo di informare i lavoratori sulle attività svolte, nonché sui potenziali pericoli cui sono sottoposti.

 

DURC on line: i primi chiarimenti del Ministero del Lavoro

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato la Circolare n. 19 dell'8 giugno 2015, con la quale viene illustrata la nuova disciplina sul DURC "on line" e vengono forniti i primi chiarimenti di carattere interpretativo per la corretta applicazione del Decreto 30 gennaio 2015 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 1° giugno.

Si ricorda che la nuova disciplina sul DURC "on line" sarà efficace a decorrere dal 1° luglio prossimo e consentirà a chiunque vi abbia interesse, compresa la medesima impresa, di verificare la regolarità contributiva delle aziende nei confronti di INPS, INAIL e Casse Edili, con modalità esclusivamente telematichein tempo reale.

 

 

 

Lavoratori dello spettacolo e dello sport: disattivazione degli indirizzi di posta elettronica INPS


L'INPS, nel Messaggio n. 3874 dell'8 giugno 2015, comunica che a decorrere dal 15 giugno 2015 saranno disattivati gli indirizzi di posta elettronica istituzionale per la gestione dei flussi contributivi, relativa al polo lavoratori dello spettacolo e dello sport.

L'Istituto chiarisce che, a partire dalla predetta data, saranno disattivate le seguenti caselle di posta elettronica istituzionale:

  • soggettocontribuente."SEDE"@inps.it;
  • PosizioneAssicurativaPPAA."SEDE"@inps.it;
  • EntratePPAA."SEDE"@inps.it;
  • PoloSpecialisticoPals."SEDE"@inps.it, ove presente e ad eccezione delle Direzioni Metropolitane di Roma e Napoli.

 

 

 

Risarcimento per mobbing al lavoratore costretto a subire il fumo passivo dei colleghi


Secondo la Corte di Cassazione costituisce mobbing fumare davanti ad un collega affetto da infiammazione alle vie respiratorie, costretto oltretutto a subire atti vessatori e ad essere emarginato, faticando a farsi assegnare le mansioni corrispondenti al suo inquadramento.

Nello specifico la Suprema Corte, con la Sentenza n. 11789 dell'8 giugno 2015, ha sancito l'illiceità del comportamento posto in essere nei confronti del lavoratore condannando il datore di lavoro al risarcimento dei danni, in quanto non ha adottato alcuna cautela per evitare al dipendente l'esposizione al fumo passivo.