Notice

Rivalutazione volontaria dell'assegno di mantenimento

Fisco e Previdenza - Fisco

Come sono trattate fiscalmente le spese sostenute in seguito a separazione e/o divorzio volontariamente dal coniuge per rivalutare l’assegno di mantenimento?
In sede di separazione (o divorzio), il giudice stabilisce, a vantaggio del coniuge cui non sia addebitabile la stessa, qualora lo stesso non abbia adeguati redditi propri, il diritto di ricevere dall'altro coniuge quanto è necessario al suo mantenimento (articolo 156 del codice civile). La legge prevede la deducibilità dal reddito dell’assegno di mantenimento nella misura in cui risulti dal provvedimento dell’autorità giudiziaria (articolo 10, comma 1, lettera c, del Tuir).
Le maggiori somme corrisposte al coniuge a titolo di adeguamento Istat potranno essere dedotte solo nel caso in cui la sentenza del giudice preveda un criterio di adeguamento automatico dell'assegno. È invece esclusa tale possibilità, qualora il coniuge, volontariamente, versi un importo ulteriore al fine di sopperire alla mancata indicazione da parte del Tribunale di tale meccanismo di rivalutazione (risoluzione n. 448/E del 2008).