Avevo iniziato a riempirlo dall'età di undici anni.
 
Era lì, posto fuori il terrazzo della mia stanza da letto.
In occasione di eventi particolari mettevo dentro qualcosa che mi aiutasse a ricordarli.
 
Dopo ventinove anni era ancora lì, e la cosa strana per me era rappresentata dal fatto che non era ancora pieno.
Come mai?
 
Poche cose belle da ricordare?
Assolutamente no.
 
Quando lo ruppi mi sembrò di rivivere tutto quanto vi era racchiuso nell'arco di pochi minuti, come un puzzle che si stava ricomponendo.
Era la Vita.