Ricordi d'infanzia e amori segreti
Lunedì 31 Luglio 2006 13:58 | 
| Narrativa - Narrativa e Poesia |
E' sera, i miei cari dormono. Verso in un bicchiere un pò di limoncello e, seduto in poltrona, nel buio della stanza, metto su un CD di John Denver, ed inizia il...sogno.
Country roads, take me home..., la prima del CD, mi riporta ad una stupenda nottata di pesca nel lago di Rotorua, in Nuova Zelanda, dove viveva una stupenda comunità Maori che mi insegnò una bellissima canzone nella loro lingua. Un popolo orgoglioso e fiero, sottomesso nel passato dai deportati dalle colonie inglesi.
The hawk and the eagle, due rapaci che mi ricordano un lancio in parapendio dal monte grappa, vicino Treviso, da 1.000 metri di altitudine. Da lì si ammirava l'immensità della natura e la fragilità dell'uomo. Il sibilo del vento tra le corde tese del parapendio faceva crescere la mia emozione.
Gli amori, le infatuazioni, le fantastiche e a volte pericolose avventure in mare, hanno lasciato il loro segno ben visibile. I segni sul cuore non sono visibili, quelli delle piccole lotte per stanare un pesce o un polpo mostrano le loro piccole cicatrici sulle mani.
Immerso con le bombole nella profondità del mare, amo il suo silenzio, rispetto i suoi abitanti, non più spaventati dall'uomo. Guai a tradire la loro fiducia.
La vita, bello ricordare ogni tanto qualcosa che spesso "vogliamo" dimenticare e gioire di queste fantastiche esperienze.
Country roads, take me home..., la prima del CD, mi riporta ad una stupenda nottata di pesca nel lago di Rotorua, in Nuova Zelanda, dove viveva una stupenda comunità Maori che mi insegnò una bellissima canzone nella loro lingua. Un popolo orgoglioso e fiero, sottomesso nel passato dai deportati dalle colonie inglesi.
The hawk and the eagle, due rapaci che mi ricordano un lancio in parapendio dal monte grappa, vicino Treviso, da 1.000 metri di altitudine. Da lì si ammirava l'immensità della natura e la fragilità dell'uomo. Il sibilo del vento tra le corde tese del parapendio faceva crescere la mia emozione.
Gli amori, le infatuazioni, le fantastiche e a volte pericolose avventure in mare, hanno lasciato il loro segno ben visibile. I segni sul cuore non sono visibili, quelli delle piccole lotte per stanare un pesce o un polpo mostrano le loro piccole cicatrici sulle mani.
Immerso con le bombole nella profondità del mare, amo il suo silenzio, rispetto i suoi abitanti, non più spaventati dall'uomo. Guai a tradire la loro fiducia.
La vita, bello ricordare ogni tanto qualcosa che spesso "vogliamo" dimenticare e gioire di queste fantastiche esperienze.
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