La Vita di un "padre fallito"
Mercoledì 23 Agosto 2006 10:22 | 
| Narrativa - Narrativa e Poesia |
Quando il sogno diventa un incubo
Narrativa e Poesia: Mario ha da poco passato la sessantina e vive in una bellissima frazione collinare. Un giorno decise di scrivere qualcosa che avrebbe dovuto imprimere nel cuore di tutti una sola parola.....
Ricordo, scrive Mario, che quando nacquero i nostri figli, la gioia di vederli crescere e giocare accompagnava le giornate di lavoro. Seppure faticose per me e mia moglie, sognavamo un mondo fatto di aggregazione e socializzazione. Quando uno dei nostri ragazzi si sposò e poi ebbe un figlio, abbiamo potuto rivivere l'eternità dell'amore e la sua universalità.
Poi le cose cambiarono. Uno dei nostri ragazzi era più introverso, solitario, sensibile alle storture che lo circondavano.
I suoi perchè non trovavano alcuna risposta logica. Noi genitori siamo sempre state persone miti e dedite al lavoro e alla famiglia, forse troppo chiusi, forse troppo ......forse.......
Intanto iniziò a vivere in un suo mondo, costruito in una stanza e composto da libri e da un pc.
Giorni, mesi, anni. Intanto il nostro cuore mostrava a Dio tutte le sue ferite, inferte da chi?
Forse da una coppia che non è stata in grado di crescere i suoi figli.
Tante le domande amico mio, tante, ma nessuna risposta.
Mi sento un fallito, mia moglie soffre con me di questa situazione che forse porteremo con noi nella tomba.
Ti scrivo perchè tu hai trovato forse la strada e il coraggio di condividere il tuo percorso con altre persone, dicendo quella sera alla Darsena che il dolore, la ferita prodotta dal male oscuro, può essere lenita parlandone, con l'auto aiuto, con l'assistenza di persone qualificate, ma soprattutto e non solo con le medicine.
QUI CHIUDO PERCHE' PENSO SIA SUFFICIENTE A FARCI CAPIRE
Non deisdero aggiungere altro a questa "lezione di vita" per noi tutti, e se per me telefree è stato un veicolo per comunicare al mondo il mio dolore, per crescere con Voi, facciamo in modo che non sia un sms a chiudere la Vita di chiunque ne abbia avuta una in dono.
Facile criticare,facile giudicare,difficile costruire.
Grazie
Narrativa e Poesia: Mario ha da poco passato la sessantina e vive in una bellissima frazione collinare. Un giorno decise di scrivere qualcosa che avrebbe dovuto imprimere nel cuore di tutti una sola parola.....
Ricordo, scrive Mario, che quando nacquero i nostri figli, la gioia di vederli crescere e giocare accompagnava le giornate di lavoro. Seppure faticose per me e mia moglie, sognavamo un mondo fatto di aggregazione e socializzazione. Quando uno dei nostri ragazzi si sposò e poi ebbe un figlio, abbiamo potuto rivivere l'eternità dell'amore e la sua universalità.
Poi le cose cambiarono. Uno dei nostri ragazzi era più introverso, solitario, sensibile alle storture che lo circondavano.
I suoi perchè non trovavano alcuna risposta logica. Noi genitori siamo sempre state persone miti e dedite al lavoro e alla famiglia, forse troppo chiusi, forse troppo ......forse.......
Intanto iniziò a vivere in un suo mondo, costruito in una stanza e composto da libri e da un pc.
Giorni, mesi, anni. Intanto il nostro cuore mostrava a Dio tutte le sue ferite, inferte da chi?
Forse da una coppia che non è stata in grado di crescere i suoi figli.
Tante le domande amico mio, tante, ma nessuna risposta.
Mi sento un fallito, mia moglie soffre con me di questa situazione che forse porteremo con noi nella tomba.
Ti scrivo perchè tu hai trovato forse la strada e il coraggio di condividere il tuo percorso con altre persone, dicendo quella sera alla Darsena che il dolore, la ferita prodotta dal male oscuro, può essere lenita parlandone, con l'auto aiuto, con l'assistenza di persone qualificate, ma soprattutto e non solo con le medicine.
QUI CHIUDO PERCHE' PENSO SIA SUFFICIENTE A FARCI CAPIRE
Non deisdero aggiungere altro a questa "lezione di vita" per noi tutti, e se per me telefree è stato un veicolo per comunicare al mondo il mio dolore, per crescere con Voi, facciamo in modo che non sia un sms a chiudere la Vita di chiunque ne abbia avuta una in dono.
Facile criticare,facile giudicare,difficile costruire.
Grazie
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