Pagina 1 di 2
Doni dal Mare rappresenta un progetto di Vita, un’esperienza da condividere, un legame indissolubile tra i doni, rappresentati da tutto ciò che la Natura custodisce in mare, e l’uomo, che troppo spesso dà un significato solo ed esclusivamente a quelle cose alle quali attribuisce un valore maggiore, personale, venale.
I pescatori, come gli Apostoli, conducono una vita dura, e “raccolgono” dal mare ciò che questo offre, nonostante la nostra ingratitudine, fatta anche di inquinamento, pesca illegale, e di pozzi di petrolio che danneggiano un intero ecosistema con i loro disastri ambientali.
I tempi cambiano, le abitudini mutano le nostre necessità, ma soprattutto le priorità di ciascuno.
E così, nel 2003, alcuni pescatori, in accordo con un commerciante, che da sempre sostiene alcune comunità composte da persone con disagi, iniziano, su proposta di chi scrive, a lasciare da parte il pescato che solitamente sarebbe stato rigettato in mare, o comunque non avrebbe avuto mercato, se non per pochi spiccioli.
Una catena, tenuta saldamente da Gianni e dai suoi collaboratori, composta da tanti anelli, che con gli anni si sono aggiunti e rinsaldati.
Don Luigi Marchetta, don Mariano Salpinone, don Massimo Capodiferro, don Antonio Guglietta, don Antonio Cairo, don Francesco Guglietta, per passare attraverso i volontari della Caritas territoriale, le Onlus come La Fonte, L’Aquilone, Il Girasole, Iter, Herasmus, I Mitilicoltori di Gaeta, Gaeta Itticoltura, Olimpic Marina Podistica, Italia Nostra, Amici della Bussola, I Care Onlus con il sostegno alla Missione Mulagi in Africa, Atargatis, e oggi ancora con Slow Think, I Cavalieri di Nettuno, Associazione Pescatori del Golfo, e altri.
Articoli più recenti:
Articoli meno recenti: