Colui che come un drago sputa sentenze sul nostro operato, relativamente al modo di coltivare le piante e il giardino che cerchiamo di proteggere dai predatori, finchè adotterà questo sistema di vita e di giudizio, non potrà pensare alla cura propria e degli arbusti che cerca di seminare e ai quali non offre amore.
Cerco in ogni modo di coltivare il giardino della mia vita, nonostante spesso qualcuno tenti di cospargerlo di pregiudizi.
Tanta fatica mi ha portato a questa scelta, il posizionamento di un numero di tasselli indefinito, spesso legati tra loro da un sottile e invisibile desiderio comune.
Ascoltare i parolai non renderà merito ad un lavoro svolto in comunità con amore e la guida di Dio.
Mi farebbe allontanare da una strada nuova, che ho saputo disegnare grazie a chi ha creduto e amato il prossimo sopra se stesso.
Se prestassi attenzione alle sue parole, finirei per lavorare per lui, e quindi per far seccare anche il mio orto.
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