In un attimo è come ricadere nell'abisso dei sensi di colpa.
Un ritorno al passato.
Lo specchio è diventato nuovamente trasparente, e dall'altra parte il tuo volto adirato, severo, autoritario, pronto al giudizio.
La pena è sempre la stessa: autolesionismo.
Tutto è in subbuglio, ogni organo interno si ribella, la testa sembra esplodere sotto la pressione dei mille pensieri che si rincorrono.
Ma colpa di cosa?
Una croce che non ti appartiene e che esiste solo nella tua realtà, nel tuo mondo.
Quel mondo prima o poi scomparirà insieme alle colpe e ai giudizi.