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L’Idea Socialista : ripartendo da Peppino Impastato
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« Il socialismo è portare avanti tutti quelli che sono nati indietro. » (Pietro Nenni)
Dal sito www.peppinoimpastato.com riporto solo questa breve introduzione:
- Nel ’65 nasce il giornalino “L’Idea Socialista”, intorno al quale si raccoglie un gruppo di giovani vicini al PSIUP, che costituiscono un nucleo compatto con una forte e appassionata esigenza di rottura, d’innovazione e di riferimento critico nei confronti dell’amalgama clerico-reazionario e mafioso di Cinisi.
Il primo numero suscita subito un vespaio e il sindaco democristiano, il giudice Pellerito, cognato di Gaetano Badalamenti, turbato dal contenuto dissacratorio nei confronti di una mentalità legata a secolari pregiudizi che imponevano omertà e silenzio, sporge denunzia ai Carabinieri.
L'ultimo numero del giornale pubblica questa lettera non firmata:
"Avete l'ardire di mettervi contro il Prof. Pandolfo, contro l'ex sindaco giudice Pellerito e recentemente anche contro quella degnissima persona che è il prof. Abbate. In sostanza vi mettete contro il gruppo rappresentativo del paese, come se voi sapeste fare di più e meglio. Quattro straccioni come voi non possono garantire la sicurezza della nazione. Sol perché hanno pena di "consumarvi", queste degne persone, da voi volgarmente oltraggiate, non assumono provvedimenti legali".
Pandolfo denuncia l'Idea, il PSIUP prende le distanze dal giornale e dai suoi redattori, il maresciallo convoca in caserma Giuseppe Impastato e Agostino Vitale, rimasti ormai soli a stampare il giornale ed intima a loro la chiusura, pena il deferimento all'autorità giudiziaria. Si chiude (1967).
Peppino aveva uno stile, un credo, una grande fede nella Dignità e nel Rispetto dello Stato. Era un Vero Socialista, vicino a Tutti, capace di essere sempre presente, anche attraverso Radio Aut, dando voce a chi voce non ne aveva.
L’Idea Socialista non è mai morta, il problema è continuato a crescere con l’albero della paura e i frutti dell’omertà e dell’indifferenza.
Noi possiamo essere parte del vero progetto Socialista, quello di Nenni, di Marx, di Peppino Impastato, che ha saputo coltivare il vero senso della Democrazia Popolare.
Grazie Peppino!
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