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BLACK BLOC : RAMI SECCHI DA POTARE?
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BLACK BLOC : RAMI SECCHI DA POTARE?
IL VANGELO CONCORDA
Il vignaiuolo pota i rami secchi. Chi può stabilire la vitalità o l’aridità di un ramo?
Anche se in questo momento si potrà mascherare la vera identità corrotta e si continuerà a vivere nell’inganno, questo non potrà più avvenire nell’oltre, nel Regno della Verità…..nel tunnel del trapasso.
Prendo ad esempio quanto è avvenuto a Milano l’altro giorno. Sono state pubblicate molte foto sui vandali, su questi frustrati che hanno pure la sfortuna di sbagliare manifestazione e aggrediscono poliziotti e cittadini, convinti di fare una rivoluzione giusta.
In una foto si vede una persona incappucciata e con tre bombolette in mano, pronta ad utilizzarle per danneggiare macchine o banche, negozi o case.
I giornalisti hanno potuto rilevare che la persona è una donna e al polso ha un rolex, un orologio costoso e la partecipazione di questa persona quantomeno benestante, indica la deriva esistenziale della sua vita, la rabbia che riesce a sfogare solamente nascondendosi sotto un cappuccio.
È umiliante per una persona che non ha problemi economici scadere in queste reazioni sconclusionate, perdere quel poco di moralità che pensava di avere. Questa persona ha già perduto la stima verso se stessa, non mostra alcun rispetto verso gli altri, ha dimenticato la nobiltà della dignità e del rispetto.
Anche se non si conosce il suo volto, dal rolex si è scoperto il suo senso di frustrazione e il nulla interiore. Se non fosse messa così male, non sarebbe scesa in mezzo a quei violenti che hanno commesso molti danni, identificandosi con loro.
Discorso diverso, almeno per la riconoscibilità, merita quell’uomo che sulla carrozzella elettrica andava avanti e indietro davanti ai poliziotti, sfidandoli e mostrando come un vessillo la sua disabilità. È un anarchico portatore di handicap che non disdegna di partecipare a queste illogiche e scatenate reazioni dei black bloc. Intervistato ha difeso la guerriglia dei violenti e mostrava la sua felicità per le automobili bruciate “dei ricchi”…
Tutti questi reagiscono in questo modo secondo la condizione catastrofica che vivono, a causa della mancanza del Bene, delle loro scelte opposte sempre e comunque. Il Vangelo dice : “Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano”.
Questa è la condizione di quanti non scelgono di vivere perennemente in Pace, in comunione con l’Amore.
La pianta sterile viene tagliata, il tralcio secco muore da solo e il vignaiolo passando lo pota. Nel nostro caso quella persona andrebbe punita, inserita all’interno di un contesto dove conoscere ogni forma di sofferenza umana.
Facile “leggere” il Vangelo, difficile metterlo in partica nella Vita di tutti i giorni.
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