Il Fisco mette sotto tiro le attività sottoposte all’applicazione dell’imposta di registro. E dopo la rivoluzione della seconda parte del 2006 arrivano le istruzioni per uffici e contribuenti. A spiegare le novità è la circolare 6/E che sottolinea i poteri di accertamento del Fisco per l’applicazione delle imposte di registro, ipotecaria e catastale. Sotto i riflettori, in primo luogo, finisce l’introduzione dell’articolo 53-bis nel Testo unico dell’imposta di registro che estende all’imposta di registro i poteri di controllo previsti per le imposte sui rediti dagli articoli 32 e 33 del Dpr 600/1973. In particolare, gli uffici possono ora eseguire accessi, ispezioni e verifiche non solo quando vi sia da accertare il valore di un’azienda oggetto di trasferimento. I funzionari fiscali potranno, per esempio, accedere ai luoghi ove viene esercitata una qualsiasi attività commerciale, agricola, artistica o professionale, quando questa abbia riflessi sull’imposta di registro. La circolare dedica poi attenzione all’ampliamento del potere di indagine finanziaria in tema di imposte di registro, ipotecaria e catastale: gli uffici possono chiedere agli operatori finanziari dati, notizie e informazioni relative a operazioni poste in essere con il contribuente e rivolgere questa attività di indagine anche nei confronti di soggetti diversi da quello accertato.
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