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La Democrazia Rivoluzionaria
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La Democrazia Rivoluzionaria
Contro qualsiasi forma di violenza
Esistono due tipologie di persone:
- Quelle che parlano di Rivoluzione;
- Quelle che silenziosamente lavorano per aprire i cuori e riscattare la dignità della democrazia.
Io appartengo alla seconda categoria, quella che scrive le proprie emozioni, il dolore, le ferite di una vita rubata da 50 anni di oligarchia mascherata da democrazia dittatoriale e personalistica.
Sacrifici umani serviti a sviare l’attenzione dal baratro in cui eravamo caduti.
Ogni volta che le unghie si consumano nel risalire dal fondo del pozzo, dobbiamo attendere che ricrescano per affrontare ancora una volta il secondo e poi il terzo round contro uno sparuto gruppo di politici che mobilitano le piazze accusandosi reciprocamente.
Che cosa intendo per rivoluzione?
La realizzazione storica di un radicale cambiamento, ispirato da motivazioni ideologiche, nella forma di governo di un paese con trasformazioni profonde di tutta la struttura sociale, economica e politica.
Pretendiamo la sicurezza pubblica, ma non forniamo strumenti o integrazioni salariali alle forze di polizia, e soprattutto non accettiamo che la pena diventi un elemento di condanna certo e incontrovertibile.
C’è chi paga le tasse, e chi insegue le truffe e le bancarotte perché spera di essere affidato ai servizi sociali. Ma chi tutela i truffati? E chi coloro che vivono e lavorano onestamente?
Eppure la povertà, quella che l’Italia non aveva mai conosciuto prima in modo così diffuso, ogni giorno bussa alle porte di decine di famiglie. In alcuni casi miete vittime, in altri casi si trasforma, prendendo le forme di un videopoker, di violenza domestica, di una bottiglia di vino, di qualche grammo di droga.
Definirei questo concetto come mancanza di prospettive future e di aspettative migliori.
Gandhi affermava : « Il capitale non è malvagio in sé; è il suo uso sbagliato che è malvagio. Il capitale, in una forma o un'altra, sarà sempre necessario.
Il nostro compito è rendere equa la competizione tra i “nostri” figli e i figli della “casta”, capaci di non concorrere, di non ricorrere, di non conoscere il buio di quel pozzo, ma in grado senza dubbio di chiuderlo dall’esterno quando quello che ne esce potrebbe modificare gli equilibri del potere.
Un esempio su tutti? Minturno.
Questa mattina cercavo di percepire e recepire il significato delle parole di alcuni politici locali : far cadere la Giunta Graziano per rimpastare gli equilibri che, secondo la loro concezione di democrazia, farebbe eleggere e rieleggere persone che non sarebbero per nulla differenti, se non nelle maschere, da alcuni di quelli che ci hanno governato negli ultimi quindici anni.
E’ tempo di tirare la testa fuori dal sacco, come mi diceva sempre il buon Tommaso C. Se non per noi, sicuramente lo dobbiamo ai nostri figli.
Io sono pronto, con tutti i miei limiti e i miei difetti, ad affrontare l’esercito degli indifferenti e degli omertosi che cercano di far vivere questo paese in stato comatoso, attaccando e staccando la flebo a loro piacimento.
Buona Vita anche a VOI!
Il Volontario Idealista
Erminio Italo Di Nora
Dedicata a Tutti NOI !
http://www.youtube.com/watch?v=vrpJB7ucC5Y
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