Mi piace raccontare una storia.
Un giorno, un bambino un po’ speciale, fu scelto dal suo papà per portare un messaggio in un paese lontano.
Affidò suo figlio a una carovana, in partenza per il giro del pianeta, e al giovane messaggero lasciò in custodia un piccolo libro.
Sulla copertina, scritto a mano, con un inchiostro di colore blu, si leggeva : Io sono il postino.
Tanti furono i capi villaggio che si univano a quella grande comitiva di popoli, diversi per il colore della pelle, per la lingua parlata, per gli usi e le religioni.
Eppure, nonostante tutto, anche se quel libro era scritto in una lingua antica e sconosciuta, veniva letto e compreso da tutti i compagni di viaggio, come se il messaggio scritto su quelle pagine, avesse il potere di essere compreso da chiunque lo leggesse.
Il bambino era il postino, il prescelto che aveva avuto il grande compito di girare il mondo, portando sempre con se quel testo dalle scritture comprensibili unicamente da coloro i quali leggevano quelle parole con gli occhi del cuore, e lo ascoltavano con le orecchie dell’anima.
Nonostante il passare degli anni, i capi tribù cambiavano, e con loro le città crescevano, e le popolazioni aumentavano, ma lui, il postino, il bambino che portava sempre con se il messaggio, restava quello di sempre, con la sua purezza e la sua luce.
Quel postino vivrà per sempre dentro ciascuno di noi, e continuerà a girare il mondo attraverso il rinnovamento dell’anima e dello spirito, nell’eternità dell’amore che rinasce ogni qualvolta un bambino viene al mondo.
Portare quel libro, quel messaggio, ci aiuterà a restare bambini dentro, per sempre.
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