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ELEZIONI A MINTURNO
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LE PROMESSE DEL MAGO DEI MAGHI
Negli ultimi tempi sono notevolmente aumentati i tentativi di suicidio.
Mi trovo pertanto a confrontarmi con coloro che in maniera del tutto superficiale, “giudicando” affermano : ma cosa gli mancava?, oppure …poveretto…
E noi dove eravamo?
Dove si trovava la nostra coscienza nel momento esatto in cui quella persona, affetta da una incapacità assoluta di comunicare la propria condizione di vita, rapito da una malinconia divenuta cronica a causa della perdita della stima per se stesso, chiedeva l’aiuto di qualcuno, urlava silenziosamente la sua solitudine, il suo fallimento?...
Il suicidio è un atto estremo, che racchiude al proprio interno la perfettibilità della vita, il dolore di non riuscire a comunicare quello che si percepisce quotidianamente guardando gli occhi di coloro che vorrebbero che il mondo fosse diverso..
Qualche giovane, più sensibile o fragile, inciampa rincorrendo se stesso.
Una volta caduto a terra, si aggrappa a una bottiglia, a un po’ di polvere bianca, per poi cercare di entrare in un mondo virtuale attraverso un complesso processo di autolesionismo.
Aumenta il distacco tra il mondo reale e quello nel quale si comincia a cercare conforto, alleviando le pene per alleggerire la proliferazione quotidiana dell’indifferenza e dell’omertà…
La solitudine si impadronisce di ogni piccolo spazio, usurando lentamente la complessa macchina chiamata anima, capace di produrre energia vitale.
Da qual momento in poi, si cerca la scusa per osare sempre un po’ di più, per lasciarsi andare, recidendo il cordone ombelicale che collega la vita alla morte, come in un gioco il cui risultato potrebbe inconsciamente porre fine a qualsiasi sofferenza o paura, quello che in tanti definiscono come il male di vivere.
C’è chi approfitta consapevolmente, vestendo una maschera per calarsi in un mondo che non gli appartiene, promettendo la formula magica che risolverà ogni problema,
e chi si mostra con tutte le sue debolezze, alcune delle quali si sono trasformate in vere e proprie armi per combattere la viltà degli speculatori di anime bianche, pure.
Ed è così oggi in campagna elettorale.
Si apre la porta, e sulla soglia ecco apparire il mago di turno, che con la sua bacchetta magica afferma di essere il più bravo e scaltro di tutti i suoi colleghi.
Lascia in casa la prescrizione di una medicina che porta il suo nome, sulla quale apporre una X affinchè la speranza si trasformi in realtà.
Poi, alla domanda: chi deve essere il mago dei maghi?, la risposta del mago non si fa attendere: se vuoi che tutti i tuoi desideri si avverino, metti la X su Magò, ma se non vuoi, ricorda, l’importante è che il tuo mago di fiducia sia io, perchè solo io potrò trasformare i tuoi sogni in realtà.
VOTO DISGIUNTO = DEMOCRAZIA
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