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Il futuro delle risorse ittiche

Pesca e Acquacoltura - Novità
Image La FAO, Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, prevede che nel medio termine  l'allineamento tra domanda e offerta di pesce sarà colmato dall'acquacoltura.
 
La Cina, in questo particolare settore, concentra il 70% delle produzioni.
I crostacei detengono il primato come specie allevata, seguiti dai pesci di mare.
 
La differenza tra le produzioni di allevamento, cresciute mediamente del 9% annuo, e la pesca tradizionale, che ha fatto registrare l'aumento annuo dell'1,2%, lascia intravedere uno spostamento dell'asse di interesse economico-sociale.

In Europa poi, l'Italia, insieme a Spagna, Francia, Grecia e Regno Unito, concentra l'80% delle produzioni complessive dell'area.
 
Nel 2010 si prevede che il 40% della produzione ittica globale verrà dagli allevamenti.
 
Il Golfo di Gaeta dovrebbe a tal proposito redigere una programmazione in cui la Regione Lazio divenga protagonista per lo sviluppo ed il rilancio di un nuovo modo di vivere il mare, un “progetto” nel quale i Comuni costieri siano integrati.
 
Fondamentale è il ruolo della pesca professionale e dei pescatori, come ad esempio quello della partecipazione alla gestione del Parco della Riviera di Ulisse.
 
In Campania, ad esempio, si sta lavorando sulla continuità, favorendo i collegamenti tra pesca e turismo, permettendo una riqualificazione delle aree e la caratterizzazione peschereccia dei luoghi di mare.
 
Sulla scorta di questa breve analisi mi auguro che le Autorità preposte, oltre a rispondere alla categoria, sostengano un rilancio dell'economia del mare e della pesca.

 

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AGCI Agrital – Solidarietà

Erminio Di Nora  
www.erminiodinora.com