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ROVIGO: LA PACE PER RILANCIARE IL COMPARTO

Pesca e Acquacoltura - Novità

UNICA VIA DI SVILUPPO PER UNA PROGRAMMAZIONE

NEGOZIATA DELLE LAGUNE DEL POLESINE

Ho letto con piacere dai quotidiani rodigini che i rappresentanti sindacali hanno evidenziato quanto le guerre tra la categoria impoveriscano e danneggino il settore.

Dal 1992 sono impegnato in questo comparto e ritengo che la sola strada possibile sia quella di mettere sul tavolo le proposte di ciascun organismo societario redigendo così un importante documento di indirizzo che esuli dalle logiche di partito e faccia solo gli interessi degli addetti, di quelli che però operano e lavorano onestamente e che non rappresentano semplicemente dei numeri per aumentare o diminuire le aree in concessione.

 

“C’è da ricordare che il settore della pesca muove decine di milioni di euro ed è fonte diretta di lavoro e di reddito per migliaia di persone e per le loro famiglie. Ci sono in ballo molti posti di lavoro. E' difficilmente comprensibile, agli occhi dei cittadini, che i responsabili delle cooperative e i rappresentanti delle comunità locali non trovino il modo di superare le divisioni", precisano i sindacati.

Per superare i dissapori e i conflitti non si può prescindere dall’applicazione di un regolamento provinciale che consideri integralmente la molluschicoltura quale attività agricola, che privilegi il mondo della cooperazione, inducendo in tal modo gli addetti ad applicare un regime fiscale e previdenziale non idoneo e con il quale gli addetti non hanno diritto ad ammortizzatori sociali, ma ci sono tante altre cose da poter affrontare e risolvere senza fare guerre.

La gestione della laguna deve poi prevedere la partecipazione attiva delle forze di polizia, un gruppo interforze che mantenga pertanto tutti informati sullo stato dei luoghi e sulle riforme fiscali e previdenziali oltre che amministrative.

Un lavoro siffatto non permetterà di immettere sul mercato prodotti di dubbia provenienza, né di lavorare in nero, tantomeno di creare frazionamenti su frazionamenti e promesse preelettorali con conseguenti guerre tra poveri e assalti notturni.