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UNA STRETTA CONTRO LE ILLEGALITA’ DIFFUSE

Pesca e Acquacoltura - Novità

Il commissario europeo per gli Affari marittimi e per la pesca, Maria Damanaki, ha annunciato che intende risolvere in maniera definitiva il contenzioso con l’Italia riguardo la decennale violazione del divieto europeo sulle reti derivanti, spadare e ferrettare,  che rischia di costare al nostro Paese una sanzione di 120 milioni di euro.

L’introduzione di misure di condizionalità mirate a sospendere o revocare gli aiuti comunitari sono uno degli aspetti più controversi del negoziato sul nuovo Fondo Europeo per gli Affari marittimi e la Pesca, attualmente in corso tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione.

 

Spero infine che i Comuni del Golfo e delle Isole ponziane illustrino le condizioni di vita dei pescatori professionali, le loro necessità, ante e post  il ritiro delle reti derivanti, le azioni dei Governi succedutisi negli anni, le catture delle specie con l’introduzione dell’Area Marina Protetta di Ventotene e del Parco Regionale della Riviera di Ulisse.Mi auguro che il Governo intervenga con forza presso la presidenza UE lituana per sostenere l’introduzione di vincoli di condizionalità che evitino che i soldi dei contribuenti europei finiscano per alimentare situazioni di favore, tutte a danno di chi opera in maniera del tutto legittima.

La relazione di cui sopra, al fine di una stesura ampia e completa, dovrebbe essere realizzata con la piena collaborazione degli addetti, evitando organizzazioni e associazioni che non conoscono le diverse realtà produttive. Solo in questo modo sarà possibile presentare alla CE un programma di riconversione equo e idoneo alle peculiarità del Compartimento Marittimo, non potendo peraltro in alcun modo prescindere della collaborazione della Guardia Costiera, sempre attenta alle tematiche di settore.