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BRUXELLES : UNA NUOVA POLITICA DEL MARE E DELLA PESCA

Pesca e Acquacoltura - Novità

Le trivelle, le coste che si erodono, i traffici marittimi, la pesca e le altre attività umane in forte sviluppo. Non sarà facile negli anni a venire preservare gli equilibri e l’integrità ambientale del Mare.

Nel Compartimento Marittimo di Gaeta abbiamo iniziato questa forma di tutela integrata con il sostegno della categoria e della Guardia Costiera con il progetto Lontano dagli occhi, ripreso poi nel 2008 anche dalla trasmissione Linea Blu con Fabrizio Gatta.

Ne sono convinti a Bruxelles e si sono decisi ad intervenire prima che si superi il punto di non ritorno. Per difendere il Mare, la Commissione europea ha deciso di adottare una nuova politica, che sia di stimolo ad una crescita intelligente e sostenibile.

La strategia d’intervento immaginata si basa su quattro punti essenziali: promuovere un’economia blu rafforzata, un ambiente marino più sano, uno spazio marittimo più sicuro e attività di pesca responsabili. Decisivo secondo la Ue, nella sfida per ottenere questo obiettivo senza pensare ad un forte ridimensionamento di tutte le attività citate, fare diventare il mare «un’area di innovazione e di opportunità economiche per i paesi compresi in queste aree».

La commissaria per gli affari marittimi e la pesca, Maria Damanaki, ha le idee chiare sul punto: «Preservare gli habitat marini e garantire lo sviluppo sostenibile della regione sarà difficile, ed è una prova per la quale occorre essere preparati. Auspico il contributo di tutte le parti interessate su questo punto e mi auguro di poter elaborare insieme un piano dettagliato di azioni future».
L’iniziativa di Bruxelles sarà indirizzata a stimolare la creazione di poli marittimi e reti di ricerca, ad accrescere la mobilità e le competenze della manodopera, ad ottimizzare i collegamenti, a favorire lo sviluppo sostenibile del turismo costiero e marittimo. Il tutto promuovendo strategie di commercializzazione e prodotti comuni dei Paesi rivieraschi, creando nuovi posti di lavoro e nuove opportunità commerciali, ad esempio, nel settore dell’acquacoltura responsabile.

Ma anche le esigenze protettive non vanno dimenticate. Vanno secondo la Commissione drasticamente ridotti i rifiuti marini, va regolata in maniera sempre più stringente ed efficace la gestione dei rifiuti nelle zone costiere, devono essere modernizzate e regolate le attività di pesca.

Noi siamo pronti, ma è importante che i tempi della UE e quelli Italiani siano ridottissimi, prima che si consumi anche la lisca.

                                                                                                     Dott. Erminio Di Nora