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TUTTE LE REGOLE PER LA PESCA SPORTIVA

Pesca e Acquacoltura - Novità

“PESCA NON PROFESSIONALE”

Si chiama "pesca non professionale" quella che sfrutta le risorse acquatiche marine vive per
fini ricreativi, turistici, sportivi e scientifici.
Lo dice il decreto legislativo 4/2012, entrato in vigore il 2 febbraio 2012, relativo alle misure per il riassetto della normativa in materia di pesca e acquacoltura.

Si tratta di un testo normativo fortemente innovativo soprattutto perchè, oltre ad abrogare quella che per decenni è stata la legge madre in materia di pesca marittima - L.963/1995 -, ha introdotto il sistema della licenza pesca a punti nel settore della pesca professionale.

Sono vietati, sotto qualsiasi forma, la vendita ed il commercio dei prodotti della pesca non professionale.
Il c.d "pescatore sportivo", accezione comunemente usata per indicare la categoria dei pescatori non professionali, dal 1° maggio 2011, ha l'obbligo di farsi censire secondo quanto stabilito con decreto del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali del 6 dicembre 2010, attraverso una registrazione on-line sul sito del MIPAAF, oppure compilando uno stampato in duplice copia e consegnandolo all'Ufficio Marittimo più vicino.

L'attestato della avvenuta comunicazione vale come titolo per l'esercizio della pesca non professionale (sportiva/ricreativa/dilettantistica).

Il pescatore subacqueo non può raccogliere mitili per un quantitativo superiore a 3 kg al giorno. Inoltre, è vietata la cattura giornaliera di pesci, molluschi e crostacei in quantità superiore a 5 kg, salvo il caso di un esemplare singolo di peso superiore.

Perchè non istituire una tassa di qualche decina di euro l'anno per sostenere il ripopolamento ittico, utile per l’intera comunità e soprattutto per le risorse ittiche?

Al fine di collaborare con le Forze di Polizia, per prevenire e reprimere la pesca abusiva con attrezzi illegali, e la eventuale successiva commercializzazione, è stata avanzata la richiesta per la realizzazione  di un corso di formazione in collaborazione con gli Organismi di Polizia preposti al controllo, al fine di porre rimedio anche alla concorrenza sleale svolta da coloro che più che prediligere la pesca “sportiva”, privilegiano lo scopo meramente commerciale.

                                                                                                     
                                                                                                     Erminio Di Nora