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I PESCATORI PROFESSIONALI: SPECIE IN ESTINZIONE

Pesca e Acquacoltura - Novità

La commissione internazionale per la conservazione del tonno atlantico (ICCAT) ha recentemente chiesto a tutti gli Stati aderenti alla commissione medesima di estendere le attività di controllo sulle catture dei tonni e del pesce spada oltre che alle imbarcazioni autorizzate alla pesca professionale anche a quelle che esercitano tale attività in forma sportiva-ricreativa.

In aderenza alla predetta disposizione, i pescatori sportivi/ricreativi che nel 2012 intendano esercitare la pesca del pesce spada mediante l’utilizzo di unità da diporto, dovranno presentare alla Capitaneria di Porto, entro e non oltre il 31 maggio 2012, apposita dichiarazione sulla quale la Capitaneria provvederà ad apporre il nulla-osta.

Tale dichiarazione, disponibile sulla 'bacheca' del sito web della Capitaneria di Porto (www.quardiacostiera.it ), munita del nulla-osta, dovrà essere tenuta insieme ai documenti di bordo ed esibita alle Autorità preposte al controllo.

 

La dichiarazione ha validità annuale, limitatamente al periodo compreso tra la data di rilascio e il 31 dicembre 2012. Il nulla–osta, rilasciato per l’unità da diporto, consente lo svolgimento dell’attività di pesca ricreativa del pesce spada per tutti i soggetti presenti a bordo; non è necessaria, pertanto, la presenza a bordo del soggetto che ha presentato la dichiarazione.

Nel mediterraneo si sta verificando una preoccupante riduzione degli stock di molte specie ittiche, particolarmente elevata per quelle di maggiore pregio commerciale, che impone l’adozione di misure finalizzate ad approfondire lo studio del fenomeno e per valutare eventuali interventi a tutela dell’intero patrimonio ittico.
Come già successo per la pesca ricreativa/sportiva del tonno rosso, il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, al fine di dare attuazione ad una raccomandazione dell’organizzazione internazionale per la difesa di specie ittiche (ICCAT), ha introdotto anche per la pesca del pesce spada l’obbligo per i pescatori dilettanti di munirsi preventivamente di un apposito nulla osta per effettuare le catture.

Tale disciplina consentirà di avere un quadro attendibile sulle entità delle catture degli esemplari di pesce spada effettuate dai pescatori dilettanti, che saranno valutate assieme ai dati raccolti dai giornali di pesca e dalle relative dichiarazioni di sbarco compilati dai pescatori professionali.

L’analisi fa emergere che la maggiore “specie” a rischio estinzione è proprio quella dei pescatori professionali.
Domande di demolizione, pesche speciali, inadeguata applicazione delle norme alle peculiarità delle isole minori come Ponza e Ventotene, pesca entro le tre miglia, conflitti tra mestieri, eccessiva burocratizzazione, sono tutte cause che portano il settore verso l’estinzione.

Per ora, purtroppo, per la maggior parte dei pescatori, la riconversione è stata solo un’utopia.

                                                                                                   dott. Erminio Di Nora