IL REGOLAMENTO PER LA PESCA NEL MEDITERRANEO
Giovedì 22 Marzo 2007 10:30 | 
| Comunicazione - Comunicazioni |
IL REGOLAMENTO PER LA PESCA NEL MEDITERRANEOE I RIFLESSI NEL SUD-PONTINO E SULLE ISOLE
Il Consiglio della Pesca della UE ha approvato Il Regolamento per la pesca nel Mediterraneo.
Alcuni esempi:
• Le pesche tradizionali, come ad esempio quella del bianchetto e del rossetto sono autorizzate fino al 31 maggio 2010;
• Per la pesca a strascico viene confermata la distanza minima dalla costa di 1,5 miglia. All’Italia viene concessa la possibilità di deroga automatica per pescare ad una distanza di 0,7 miglia marine, purchè ci sia una profondità di almeno 50 metri. Per la pesca a strascico le regole in vigore, 3 miglia dalla costa o 50 metri di profondità, varranno fino alla fine del 2007;
• Dal 1° luglio 2008 le reti da pesca dovranno avere maglie della dimensione di 40 mm se quadrangolari e di 50 mm se romboidali;
• Rimane invariata la situazione per il nasello ( merluzzo ), 20 cm. Si introduce, fino a tutto il 2008, una flessibilità del 15% per le catture di dimensioni inferiori. Per la sardina viene fissata una nuova taglia minima a 11 cm.
Alcuni esempi:
• Le pesche tradizionali, come ad esempio quella del bianchetto e del rossetto sono autorizzate fino al 31 maggio 2010;
• Per la pesca a strascico viene confermata la distanza minima dalla costa di 1,5 miglia. All’Italia viene concessa la possibilità di deroga automatica per pescare ad una distanza di 0,7 miglia marine, purchè ci sia una profondità di almeno 50 metri. Per la pesca a strascico le regole in vigore, 3 miglia dalla costa o 50 metri di profondità, varranno fino alla fine del 2007;
• Dal 1° luglio 2008 le reti da pesca dovranno avere maglie della dimensione di 40 mm se quadrangolari e di 50 mm se romboidali;
• Rimane invariata la situazione per il nasello ( merluzzo ), 20 cm. Si introduce, fino a tutto il 2008, una flessibilità del 15% per le catture di dimensioni inferiori. Per la sardina viene fissata una nuova taglia minima a 11 cm.
Formia, Gaeta, Minturno, Ponza, e tutti gli altri comuni costieri avvertiranno le ripercussioni attraverso le conseguenze dirette sull’occupazione.
Le domande di demolizione dei natanti sono in costante aumento, così come l’età media della categoria.
Il settore, già sottoposto a situazioni quali le condizioni meteo marine , l’inquinamento, le norme comunitarie, l’aumento dei costi del carburante , si potrebbe trovare di fronte a una “guerra” tra poveri, e questo non deve accadere.
Stiamo andando incontro al fermo biologico 2007. Cosa ne sarà di noi? La speranza è ovviamente quella che il periodo venga concordato con la categoria, tenendo nella dovuta considerazione le aree limitrofe, le consuetudini, ma soprattutto il periodo di riproduzione delle specie.
L’augurio è quello che la Regione Lazio recepisca anche le istanze che vengono direttamente dalla base.
Erminio Di Nora – Responsabile AGCI Agrital _ Solidarietà – Associazione Generale Cooperative Italiane
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