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Spese di sponsorizzazione deducibili solo se inerenti: Cassazione

Con Sentenza 26 novembre 2014, n. 25100 la Corte di Cassazione ha chiarito che la deducibilità delle spese di sponsorizzazione esige la previa dimostrazione, a carico del contribuente, del requisito dell'inerenza; in particolare, vanno provate le potenziali utilità per la propria attività commerciale o dei futuri vantaggi conseguibili attraverso la pubblicità svolta dall'impresa in favore del terzo.

Nel caso di specie, la prestazione pubblicitaria consisteva nell'esibizione del marchio del committente su due auto partecipanti ad una competizione automobilistica; la deducibilità di tali costi è stata negata a causa dei plurimi aspetti di incongruenza, tra cui il disallineamento tra clienti del contribuente e generalità dei consumatori interessati alle corse automobilistiche di quel tipo, l'operatività del contribuente in un ristretto ambito geografico (province di Brescia e Bergamo) a fronte di manifestazioni sportive effettuate in Croazia, Austria e altri Paesi non identificati, l'inidoneità del logo usato a ricondurre la potenziale clientela al contribuente.

 

Nullo l'accertamento basato su studi di settore sperimentali: Cassazione

Con Sentenza 26 novembre 2014, n. 25099, la Corte di Cassazione ha stabilito che è da ritenere nullo l'accertamento ai professionisti basato sugli studi di settore sperimentali.

In particolare, è stato, infatti, precisato che l'Amministrazione Finanziaria è legittimata ad emettere atti impositivi solo sulla base di parametri già definitivi.

 

Licenziamento del dipendente per simulazione di malattia scoperta dagli investigatori del datore

In tema di licenziamento per giusta causa, la Corte di Cassazione ha statuito la piena legittimità del provvedimento espulsivo nei confronti del dipendente che, ufficialmente in malattia, viene scoperto dagli investigatori privati ingaggiati dal datore di lavoro a compiere una serie di attività incompatibili con la patologia (nel caso di specie lombosciatalgia) denunciata nel certificato medico.

Nello specifico la Suprema Corte, con la Sentenza n. 25162 del 26 novembre 2014, ha chiarito che i detective ingaggiati dall'azienda ben possono cercare elementi utili per verificare la veridicità della malattia e che il recesso del datore è giustificato dal comportamento sleale ed in malafede del lavoratore, in quanto la patologia non è così grave da impedirgli di prestare servizio.

 

INPS: chiarimenti sulla gestione del DURC interno

L'INPS, con il Messaggio n. 9152 del 26 novembre 2014, fornisce chiarimenti in merito alla nuova gestione del DURC interno.

In particolare, i chiarimenti dell'Istituto riguardano:

  • il computo del termine per regolarizzare. Viene infatti precisato che il giorno di notifica non si computa e che, qualora il termine scada di sabato o in un giorno festivo, l'attività di regolarizzazione può essere effettuata entro il primo giorno successivo non festivo;

il mancato pagamento delle sanzioni. A riguardo, l'INPS precisa che i datori di lavoro che hanno versato nel termine assegnato dal preavviso i contributi, ma non anche le sanzioni, possono effettuare il versamento delle sanzioni entro 15 giorni dalla pubblicazione del presente messaggio, ossia entro l'11 dicembre 2014 al fine di ottenere l'annullamento del DURC interno negativo.