Notice

AGRITURISMO E PESCATURISMO : QUALE FUTURO LEGATO AL MARE E ALLA PESCA?

Comunicazione - Comunicazioni
Per attività agrituristiche si intendono le attività di ricezione e ospitalità esercitate dagli imprenditori agricoli di cui all’art. 2135 del c.c., tra queste rientrano:

1)    dare ospitalità in alloggi o in spazi aperti destinati alla sosta di campeggiatori;
2)    somministrare pasti e bevande costituiti prevalentemente da prodotti propri e da prodotti agricoli di aziende della zona;
3)    organizzare degustazioni di prodotti aziendali,
 organizzare attività ricreative, culturali, didattiche, di pratica sportiva ed escursioni e ippoturismo.

Per l’attività agrituristica possono essere utilizzati gli edifici esistenti sul fondo e tali locali sono assimilabili a tutti gli effetti alle abitazioni rurali.

La L. R. del Lazio del 2 novembre 2006 n. 14 pubblicata sul B.U.R.L. n. 31 del 10.11.2006 stabilisce le nuove norme in materia di agriturismo e turismo rurale abrogando la Legge regionale 10 novembre 1997, n. 36 "Norme in materia di agriturismo".
La legge inserisce nuovi aspetti legati alla semplificazione amministrativa per le richieste di autorizzazione all'apertura di nuovi agriturismi e definisce il settore del turismo rurale quale nuova opportunità per gli operatori del settore.

Sono le regioni a dettare i criteri, i limiti e gli obblighi amministrativi per lo svolgimento dell’attività agrituristica, e le stesse con le province autonome definiscono i criteri per la valutazione del rapporto di connessione delle attività agrituristiche rispetto a quelle agricole che devono rimanere prevalenti. Anche le norme igienico-sanitarie degli immobili e delle attrezzature utilizzate per l’attività agrituristica sono stabilite dalle regioni.

Assimilate alle attività agrituristiche sono quelle svolte dai pescatori relativamente all’ospitalità, alla somministrazione dei pasti costituiti prevalentemente da prodotti derivanti dall’attività di pesca, nonché le attività connesse ai sensi del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 226, e successive modificazioni, ivi compresa il pesca-turismo. Per pesca-turismo si intende un'attività integrativa alla pesca artigiana che offre la possibilità agli operatori nel settore di ospitare a bordo delle proprie imbarcazioni un certo numero di persone diverse dall'equipaggio per lo svolgimento di attività turistiche ricreative. L'attività di pesca-turismo comprende lo svolgimento di attività nell'ottica della divulgazione della cultura del mare e della pesca, come: brevi escursioni lungo le coste, l'osservazione delle attività di pesca professionale, la ristorazione a bordo o a terra, e tutte quelle attività finalizzate alla conoscenza e alla valorizzazione dell'ambiente costiero che possono servire ad avvicinare il grande pubblico al mondo della pesca professionale.


Il Ministero delle politiche agricole e forestali, predispone un programma di durata triennale, aggiornabile annualmente, finalizzato alla promozione dell’agriturismo italiano sui mercati nazionali e internazionali. Allo scopo di promuovere le attività agrituristiche le regioni ne sostengono lo sviluppo attraverso attività di studio, ricerca, sperimentazione e formazione professionale.


Presso il Ministero delle politiche agricole e forestali è istituito l’Osservatorio nazionale dell’agriturismo, al quale partecipano le associazioni di operatori agrituristici più rappresentative a livello nazionale. L’Osservatorio cura la raccolta e l’elaborazione delle informazioni provenienti dalle regioni e dalle associazioni di operatori, pubblicando annualmente un rapporto nazionale sullo studio dell’agriturismo e formulando, proposte per lo sviluppo del settore.

Sarebbe quindi opportuno valorizzare e promuovere queste attività, pubblicando e pubblicizzando i regolamenti attuativi regionali.
Si rende necessario effettuare delle programmazioni su scala provinciale e comunale, che esulino dalle guerre politiche e che puntino a raggiungere gli addetti che operano in questi settori, produttivi di reddito e di occupazione.

A tal fine molti operatori del comparto pesca e acquicoltura che attendevano una nuova politica di gestione delle risorse, con investimenti diretti a valorizzare marinerie e non singoli operatori, cercando in tal modo di consolidare i livelli occupazionali, si aspettano che la Regione Lazio si muova in tal senso.


Dott. Erminio Di Nora
– Responsabile locale AGCI Associazione Generale Cooperative Italiane –  Agrital e Solidarietà -



Articoli correlati:
Articoli più recenti:
Articoli meno recenti: