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ANGELO VASSALLO : IL SINDACO PESCATORE

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Angelo Vassallo rappresenta il simbolo della “buona politica”, l’alba di un nuovo modo di amministrare il proprio Comune, il sale della Terra che noi tutti dovremmo imparare a dosare e a rispettare.

Perché sacrificare la propria Vita per il bene comune?

Perché no?

Nessuno è obbligato a fare il Magistrato, il Sindaco, il Parlamentare.
Nessuno è obbligato a mantenere tre o quattro incarichi.

Chi sceglie una strada, sa bene cosa o chi potrebbe incontrare lungo la via, e allo stesso tempo, invece di restare al potere optando per dei compromessi, può senza dubbio delegare il suo incarico allo Stato, al Prefetto, senza svendere la dignità e il rispetto che chi ricopre un incarico pubblico dovrebbe coltivare.

A me piace pensare che ci sono tante persone “libere”, che non hanno e non avranno mai un prezzo.

Riporto di seguito una intervista al Procuratore Nazionale Antimafia, Franco Roberti.

“Angelo Vassallo è una vittima che aspetta giustizia, ucciso per quello che era stato e non tanto per quello che aveva rappresentato”.
Franco Roberti, Procuratore Nazionale Antimafia – fino allo scorso luglio a capo della Procura di Salerno che indaga sull’assassinio dell’ex sindaco di Pollica (Salerno, ucciso il 5 settembre 2010) – promette dal palco di Acciaroli (Salerno) il massimo impegno per assicurare alla giustizia mandanti ed esecutori dell’omicidio di Vassallo.
“Io mi prendo interamente la responsabilità delle indagini e – dice – non avremo pace fino a quando non avremo scoperto chi lo ha ucciso”. “Probabilmente c’è ancora chi potrebbe aiutare il corso delle indagini e non lo fa per paura o per omertà – ha detto a margine dell’incontro organizzato a Pollica per ricordare il sindaco pescatore tre anni dopo la sua morte –. Questo è il momento di invitare chi sa a parlare e ad aiutarci a raggiungere la verità” .

Questo dovrebbe accadere ovunque.

L’Omertà e l’Indifferenza sono due termini che tutti coloro che rivestono un ruolo istituzionale dovrebbero cancellare dal proprio vocabolario, cosìcchè anche la gente comune, come me, possa sentirsi più forte, e simile a coloro che guidano le sorti del Paese.

Angelo vive quotidianamente dentro ciascuno di noi, e siamo solo noi a scegliere se dargli voce o ……….ucciderlo ancora una volta.

                                                                                   Erminio Di Nora


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