E’ così che è stata definita l’apertura di questo nuovo gruppo appartamento, una casa minuziosamente curata nei minimi particolari dalla Presidente dell’Associazione Mamma Margherita e da tutti i soci, che con le loro forze, e grazie all’unione di alcuni amici, sono stati in grado di arredare e dare così vita a un luogo dove poter ospitare coloro che, terminato il loro percorso terapeutico all’interno di un centro, potranno trovare il calore di persone che aiuteranno i nuovi ospiti a essere traghettati ancora verso il futuro, fatto probabilmente anche di una nuova famiglia e di una nuova vita.

Tante le persone che sabato 9 hanno voluto mostrare la propria vicinanza a questa iniziativa e ai membri dell’associazione.
Troppi però gli assenti, anche tra i big.
Un ringraziamento particolare va a don Massimo Capodiferro, che è stato chiamato in “sostituzione” del Parroco di Marina di Minturno, ed immediatamente ha offerto la propria disponibilità, per dare la benedizione a questa nuova casa di accoglienza.

“ E’ stata una grande festa, e anche una grande soddisfazione ritrovare così tante persone legate da un tema tanto delicato quanto importante per la nostra società.
Come dice un nostro amico “nessuno ne è immune”.
E infatti, la salute mentale riveste sempre più carattere prioritario tra i disagi che quotidianamente vivono i nostri concittadini.
Depressione, droghe, alcol, condizioni che possono seguire la perdita di un posto di lavoro o situazioni familiari complicate.
Da sempre lottiamo per abbattere lo stigma. Noi facciamo la nostra parte”, dichiara Cristina Vezza, Presidente dell’Associazione Mamma Margherita.