Sono tante le persone che si incontrano e che esprimono l'esigenza di lavorare, ma anche e soprattutto di dare da mangiare ai figli.
Qualcuno si vergogna di richiedere un pacco alimentare, altri dopo averlo aperto, notano che in alcuni casi manca il parmigiano.
Anche nella povertà più assoluta bisogna essere fortunati, se di fortuna si può parlare.

Manca completamente un filo conduttore tra Amministrazione e Cittadini, e come dice qualche proverbio minturnese, spesso il sazio non crede a chi è digiuno.

Fa freddo, e mentre da un lato le cene elettorali si susseguono, dall'altro c'è chi per 200,00 euro al mese, fa lavori che un tempo erano ritenuti umili.
Le bollette sono rateizzate, viene ridotto il flusso dell'acqua, e intanto aumenta la microcriminalità.
La crisi si fa sentire dal ceto medio e basso e sta portando alla disperazione, alla morte sociale.

Marito, moglie e tre figli : un caso.
L'azienda licenzia per crisi, e lui resta a casa; la moglie cerca di integrare, di aiutare, ma dopo quattro mesi di sostegno in una scuola, viene lasciata sola.
Ci si sente dei falliti, la rabbia pervade l'anima di persone sole e senza la possibilità di mettere un piatto a tavola : l'indifferenza regna sovrana.

I servizi sociali, ma quali servizi sociali?
Le cooperative che svolgono i servizi domiciliari avrebbero dovuto.....ma non lo hanno fatto.
Andiamo a cercare fuori le professionalità che dovrebbero aiutare i disagiati, gli ultimi, i poveri.
Siamo solo all'inizio della disperazione, ancora non abbiamo visto nessuno lottare e perdere per mantenere la propria dignità, e non perdere il rispetto di se stessi e dei propri figli.

Tutto attorno è solitudine.

Intanto, nella casa di un familiare di un politico, un aiutante apre il frigorifero : è un prodotto con marchio UE.
Forse era quel pezzo che mancava nella scatola della signora, o forse no.
Forse i familiari di quel politico ne hanno diritto.

Quanti forse ci circondano, sembriamo il popolo dei mi sembra e dei ho sentito dire.....