" Ritengo che attorno alla parola solidarietà si sia fatta e si continui a fare troppa speculazione .

Non ho una mia associazione e quindi non ho MAI preso alcun contributo per alcuna manifestazione da me coordinata e/o organizzata, al contrario di altri.

Per sentire il disagio bisogna viverlo, e non mandare qualche migliaio di euro di qua o di là,ma è necessario entrare nel ruolo di una famiglia con un figlio portatore di handicap, di un malato di SLA o di distrofia, come è lo stesso Gaetano Valentino, delegato alla disabilità.

Siamo bravi a lavarci la bocca con queste parole, ad andare in Chiesa e batterci in petto,ma forse non lo siamo altrettanto nella quotidianità, nel tendere una mano, nel condividere le nostre gioie e i nostri dolori con chi potrebbe trarne un sostegno per il proprio futuro.

Noi sappiamo chi ha mangiato e chi digiuna, chi non ha reddito e chi finge di non averne con separazioni fittizie, chi ha la casa popolare grazie ad artifici contabili e amministrativi.

Noi sappiamo, ma troppo spesso facciamo finta di non vedere, e quando invece agiamo, lo facciamo forse sotto la spinta della gelosia, dell'odio, dell'invidia, e non per equità e giustizia.

Buon Anno!!! "

                                                                                     Erminio Italo Di Nora