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MINTURNO E IL MIRACOLO DEL NATALE

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Sapevamo che non sarebbe stato facile, sapevamo che chiunque avesse vinto le amministrative avrebbe avuto il dito puntato contro, pronti a essere giudicati per ogni e qualsiasi azione, sapevamo che chi voleva sopravvivere stava già raschiando il fondo.

Duchi e Conti cercano di dividere ancora l'elettorato sia su questioni clientelari che in base a faziosità legate alle frazioni : feudi, feudatari e servi della gleba.

E poi c'è invece chi cerca di sacrificare se stesso e il proprio tempo al fine di spingere in avanti e in alto le sorti dell'intera comunità, ridando rispetto e dignità a un luogo stupendo, tenuto nascosto da mille personalismi e lotte intestine.

A volte il risultato di queste guerre è talmente profondo quanto "maleodorante".

Credo che non occorra una delega per fare il bene del paese, e ancor di più occupare un posto di potere : l'importante è fare le cose in modo disinteressato, senza aspettarsi ritorni di alcun genere.

Il Natale si avvicina, e tante e diverse sono le iniziative intraprese da privati, comuni cittadini che si sono spinti fino alla porta accanto per condividere un periodo particolare legato all'attesa per la nascita del Signore Gesù.

Davanti all'Amore cadono le barriere, si sgretola la falsità, si uniscono le anime.

Concludo manifestando la nostra vicinanza verso tutti coloro che quotidianamente scelgono di fare qualcosa, e che anche sbagliando cercano di migliorare il mondo che li circonda.

Don Giuseppe Diana, don Luigi Merola, Peppino Impastato, uomini che hanno destinato la loro vita a rendere il mondo migliore, mettendo alla porta omertà e indifferenza, ma soprattutto coltivando la propria fede.

Noi abbiamo la possibilità di poter offrire il nostro contributo, semplicemente cercando di lasciarci andare a ciò che viviamo dentro la nostra anima, parlando con il cuore, e imparando a fare le cose anche senza un apparente motivo.

Minturno è a un bivio importante, e come un paziente ricoverato in stato comatoso, ha bisogno di critiche costruttive, di farmaci per combattere la malattia, estirparla, e rinascere così a nuova vita.

Ciascuno di noi può dare il proprio contributo, anche facendo sentire meno sola una persona, condividendo il cibo, un sorriso, comprando un pensierino a quella mamma che, non potendo prendere un regalo per suo figlio, prega e spera che qualcosa di magico possa accadere.

Ecco, anche noi facciamo parte della Magia del Natale, ma a volte lo dimentichiamo.

http://www.youtube.com/watch?v=Co5mxGW9zP4

          
                                                                                                                                     Italo - Erminio Di Nora