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Don Luigi Merola, uno di noi

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Don Luigi tesse la sua tela, secondo un progetto di Vita che ha ben chiaro nella sua mente, nel suo cuore e nella sua anima.

Credo che sia “dovere” di tutti aggiungere a quella tela anche solo una piccola trama, un filo che unisca un punto all’altro, una persona all’altra, aggiungendo un secondo anello alla catena, e legando il terzo al quarto, senza avere timore che si possa rompere.
Se ciò dovesse accadere, qualcun altro avrà il compito di ripristinare il contatto, dando forza al progetto di condivisione e di reciprocità.

 

Ci sarà sempre chi, come la criminalità, userà le forbici per tagliare i rapporti, i contatti, cercando di far cadere nel buio la fede che si costruisce con l’amore tra le genti, ma tutti insieme possiamo vigilare affinchè i nostri occhi non si chiudano di fronte ai loro.
Noi siamo di più, e non possiamo vivere in un recinto che loro stessi ci hanno costretto a realizzare per tenerci sotto controllo, per non permetterci di parlare, di guardare, di ascoltare.

Spezziamo le catene dell’indifferenza, lasciamo che i semi dell’omertà muoiano bruciati sotto il calore del sole.

Il futuro è adesso!!!