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GIORNATA MONDIALE PER LA PREVENZIONE DEI SUICIDI VENERDI 10 SETTEMBRE 2010

Comunicazione - Comunicazioni

Il suicidio giovanile, l’indifferenza e la “morte” sociale

Ascoltando la TV, non posso fare a meno di “leggere” troppo spesso come oggi il suicidio sia entrato a far parte della nostra società.
Considerato alla stregua di un male di stagione, si legge: “Riprende l’ondata di suicidi”.

Riprende sta a significare che ricomincia, che è un gesto che oramai è entrato a far parte del nostro costume : saltare oltre la vita per ……….

I motivi, anzi, direi i giudizi, non possiamo certo darli noi, troppo spesso indifferenti a queste notizie se non ci toccano direttamente.
Percentuali e statistiche fatte tra i morti in carcere, uomini e donne, padri e madri, famiglie con disagi economici e sociali, tra quanti hanno perduto il loro lavoro.

 

C'è da riflettere sulla proporzione esistente fra ragazzi e ragazze nel campo del suicidio:

negli ultimi 30 anni, i giovani uomini che hanno ricorso al suicidio risultano essere più del doppio rispetto alle donne. Il giovane, predisposto a non domandare aiuto, si ritrova più frequentemente senza la possibilità di scorgere una via di uscita alternativa. Perché?
Qual è il ruolo della scuola, della famiglia, della società, e perché no, anche della Chiesa?

Viviamo in un mondo del quale anche i soggetti adulti hanno perso il controllo, soprattutto in Italia, dove l’emergenza è permanente, paese in cui le generazioni a venire pagheranno e pagano i debiti contratti in cinquant'anni di gestione sconsiderata della cosa pubblica.  Al contempo i loro coetanei dei paesi in via di sviluppo compiono il tragitto inverso, salgono su barche affollate, spesso senza saper nuotare, affrontando la morte in nome della vita.

Il “nulla da perdere”, visto da noi come una sconfitta sociale, è invece ribaltato da coloro che si avventurano per ritrovare rispetto e dignità in Europa, lasciando il loro Paese a bordo di queste carrette del mare.

Non oso parlare dei padri separati, per i quali la parità dei diritti è pura utopia, costretti a vivere un rapporto a tempo con i propri figli perché…..
Qualcuno ha deciso che un padre non è in grado di amare i propri figli come una madre?
Nessuno può quantificare l’amore e tantomeno il dolore.
Bisogna andare alla ricerca della fonte, e non solo della foce del fiume o del corso d’acqua che avvelenano il mare.
Come? Facendo tutta la strada insieme e dando priorità a quelle cose che noi abbiamo “volute”.

Cosa scegliete tra lavoro-carriera e figli?
No, non fate affermazioni sommarie e superficiali, e se veramente diciamo di vivere come il Signore ci ha insegnato, prendiamoci per mano e non lamentiamoci se un giovane o un adulto dovesse decidere di saltare nell’oltre senza preavviso o con un grido di aiuto.
Abbiamo orecchie per ascoltare, occhi per vedere, bocca per parlare, cuore e anima per amare ciò che è invisibile agli occhi.

Buon viaggio anche a voi, ed è inutile viaggiare in prima se questo significa solo restare indifferenti rispetto a chi viaggia in seconda e terza, ma soprattutto a quanti non possono viaggiare.


Grazie!!!

R.E.M.
Everybody hurts


Titolo Tradotto: Tutti soffrono


http://www.youtube.com/watch?v=pudOFG5X6uA

 

 

TUTTI SOFFRONO
Quando il giorno e lungo e la notte,la notte e solo tua,
Quando sei sicuro che ne hai avuto abbastanza di questa vita,resisti
Non lasciarti andare,tutti piangono e tutti soffrono a volte
A volte tutto è sbagliato.ora è tempo di cantare insieme
Quando il tuo giorno è notte,solo(resisti,resisti)
Se ti senti come se stessi andando via(resisti,resisti)
quando pensi di averne avuto abbastanza di questa vita,resisti
Tutti soffrono.trova consolazione nei tuoi amici
Tutti soffrono.non rovesciare la tua mano.oh no.non rovesciare la tua mano
Se senti di essere solo,no,no,no,non sei solo
Se sei solo in questa vita,I giorni e le notti sono lunghe.
Quando pensi di averne avuto abbastanza di questa vita da resistere
Beh,tutti soffrono a volte.

Tutti piangono.e tutti soffrono a volte.
E tutti soffrono a volte.allora,resisti,resisti
Resisti.resisti.resisti.resisti.resisti
(tutti soffrono,non sei solo)