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Il Segreto

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Era il tempo delle streghe e dei maghi, del proibizionismo, del feudo e dei servi, era il tempo del “sistema” e della corruzione, era il tempo dei tempi.

Nacque così la prima Res Pubblica.

Ma qui a Fraziurno la cosa pubblica è stata sempre tenuta segreta, nascosta agli occhi indiscreti dei cittadini.

E se qualcuno avesse preso l’iniziativa di migliorare la gestione di questo bellissimo territorio che circondava i colli e il castello?

 

Meglio tenerli buoni con piccole regalie, lavori utili ma necessari alla sola sopravvivenza, e se proprio una qualche famiglia necessitava di un aiuto poteva sempre rivolgersi alla corte del padrone. Lì avrebbe trovato udienza, e non solo.

E fu così che tanti matrimoni trovarono la benedizione e la casa grazie all’istituzione dello “ius primae noctis”.

Ma oramai notte o giorno non faceva più differenza: la dignità era stata venduta al costo di un posto di lavoro e di qualche litro di vino.

Cantine piene, rigorosamente di proprietà del nipote del grande maestro, e lenzuola consumate dagli ospiti che silenziosamente penetravano nell’intimità della casa dopo essersi accertati che l’alcool aveva annebbiato la vista dei convenuti.

Tutto aveva un prezzo in quella prima repubblica, ogni cosa aveva il suo perché e nulla era lasciato al caso.

E fu così che il tempo dette ragione al padrone che, stanco e malato, aveva creato un regno attaccato alla flebo dell’illusione, piena di buona birra paesana.

Era il segreto di Pulcinella che continuava a tenere in piedi quel feudo tanto marcio quanto malato e diviso dalle lotte intestine.

Un giorno qualcuno decise di aprire il libro dei segreti, e fu così che ...... a Fraziurno venne offerta una nuova possibilità di scegliere se continuare ad avere tanti piccoli padroni o cominciare a riscrivere la legge del buongoverno e dell’equità sociale.

Era un segreto che solo i cittadini avrebbero potuto svelare.

 

Italo

 

 


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