Tutti sono "figli"
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Io lo dicevo, ma nessuno mi ascoltava.
E quando fui messo a giro, divenni anche padre, oltre che
figlio.
Compito "ingrato" in un mondo in cui la politica si chiede
perchè siamo un Paese a nascite zero.
La risposta sta anche nelle tasche degli italiani, e di chi
ci governa e ci ha governato. " Va a governà i polli! Hai governato i cunigli? ".
Questo è il senso di governare che forse qualcuno dà
alla politica, lo stesso che mia zia dà all'accudire alle
"bestie", ma probabilmente offenderei mia zia paragonandola
ad alcuni personaggi.
Non è certo semplice mettere al mondo dei figli in un
contesto precario, nel quale la cultura della famiglia e
della loro educazione sta modificando vecchi schemi che per
anni hanno garantito l'Istituzione Familiare.
Figlio e genitore, e allora inizi a comprendere alcuni
comportamenti e preoccupazioni che all'epoca ti apparivano
esagerate.
E' una strada obbligata quella di essere, prima di tutto,
figlio.
Cerchi di fare del tuo meglio per offrire una sana
educazione e principi morali, ma poi ti poni delle domande,
come figlio, e perchè no, anche come genitore :
- quando sarò pronto per entrare nell'arena della vita?;
- ho paura di "liberarlo". Il mondo è "cattivo".
Dubbi legittimi, ma poi la Vita, quella possibilità di
passare da queste parti, è una sola, e quindi...sbagliamo
pure, se in buona fede, ma viviamo e facciamo vivere quella
parte di noi che deve imparare a camminare da sola.
L'importante è sempre cercare di recuperare il rapporto
padre-figlio.
La verità sta nel mezzo e si chiama Amore.
E quando fui messo a giro, divenni anche padre, oltre che
figlio.
Compito "ingrato" in un mondo in cui la politica si chiede
perchè siamo un Paese a nascite zero.
La risposta sta anche nelle tasche degli italiani, e di chi
ci governa e ci ha governato. " Va a governà i polli! Hai governato i cunigli? ".
Questo è il senso di governare che forse qualcuno dà
alla politica, lo stesso che mia zia dà all'accudire alle
"bestie", ma probabilmente offenderei mia zia paragonandola
ad alcuni personaggi.
Non è certo semplice mettere al mondo dei figli in un
contesto precario, nel quale la cultura della famiglia e
della loro educazione sta modificando vecchi schemi che per
anni hanno garantito l'Istituzione Familiare.
Figlio e genitore, e allora inizi a comprendere alcuni
comportamenti e preoccupazioni che all'epoca ti apparivano
esagerate.
E' una strada obbligata quella di essere, prima di tutto,
figlio.
Cerchi di fare del tuo meglio per offrire una sana
educazione e principi morali, ma poi ti poni delle domande,
come figlio, e perchè no, anche come genitore :
- quando sarò pronto per entrare nell'arena della vita?;
- ho paura di "liberarlo". Il mondo è "cattivo".
Dubbi legittimi, ma poi la Vita, quella possibilità di
passare da queste parti, è una sola, e quindi...sbagliamo
pure, se in buona fede, ma viviamo e facciamo vivere quella
parte di noi che deve imparare a camminare da sola.
L'importante è sempre cercare di recuperare il rapporto
padre-figlio.
La verità sta nel mezzo e si chiama Amore.
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