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LA CHIESA VIVE IN NOI E NON TRA LE MURA DI UN TEMPIO

Riflessioni - Riflessioni

Molte notizie sbalordiscono e causano amarezza, notizie che riguardano anche Prelati molto interessati ai beni materiali. Questo interesse per le ricchezze e la vita piena di comodità distrugge completamente la vita spirituale, paralizza la Fede come se non esistesse più, lascia quei Consacrati coinvolti vuoti di beni spirituali e senza Dio.

Cosa possono insegnare di evangelico e qual è la vita spirituale dei Consacrati adoratori dei beni materiali, delle ricchezze effimere?

 

Sul Corriere della Sera veniva riportata la notizia di uno scandalo economico nella Curia di Terni, a quanto sembra hanno rubato 25 milioni di euro. Riporto un estratto per maggiore precisione: «“I conti correnti della diocesi di Terni-Narni e Amelia utilizzati in operazioni immobiliari e societarie e un clamoroso buco da 25 milioni di euro nelle stesse casse della diocesi che così conquista il brutto primato di seconda diocesi più indebitata d’Europa. Lo rivela un Prelato che per la prima volta decide di parlare del gravissimo ammanco”.

La Magistratura accerterà il coinvolgimento o meno del Vescovo, ma già la lettura della notizia fa star male, vengono subito in mente tanti altri casi simili e si constata che sono numerosi i casi in cui la ricerca dei beni materiali hanno fortemente preso il posto della ricerca di Dio.

Non ha torto il Papa se oggi continua a dire che nella Casa del Signore ci sono ladri, che poi si deve estendere anche ad altri tipi di furti. Quello più tragico è il furto dell’Amore di  Dio. L’affermazione “covo di ladri” Gesù la rivolse a quelli del tempio.

Bisogna essere ciechi, sordi e stupidi per non sentire e intuire con prove che Prelati, teologi e Consacrati agiscono contro la sana dottrina della Chiesa e si adoperano per eliminare il soprannaturale. Fanno battaglie segrete e non riescono a capire che trattano le cose di Dio come se fossero affari umani, che vogliono decidere per alzata di mano l’osservanza o meno dei cattolici della morale e degli stessi Comandamenti.

Per esempio, la Comunione ai divorziati è stato un problema inventato per distruggere l’adorazione all’Eucaristia. Questa si chiama falsa prudenza, è quella che manifesta finzione, ipocrisia, astuzia, calcolo interessato ed egoista, che guarda solo all’utile personale.

I divorziati furono un pretesto per minimizzare l’Eucaristia fino a farla considerare solo un pezzo di pane.

Proprio quelli che hanno lottato a favore della Comunione ai divorziati risposati non hanno un amore particolare verso l’Eucaristia, sono molto confusi e lontani dalla vera morale, non sono interessati a seguire il Vangelo storico di Gesù. Perché allora tanto interesse?…

I divorziati furono strumentalizzati da quanti si fecero paladini, ma chi si interessa veramente di loro? Chi li ascolta e li aiuta a perseguire un devoto cammino spirituale e a cercare di vivere secondo il Vangelo? Bisogna accoglierli con amore nella Casa del Signore  e coinvolgerli.

Ma allora perché permane il divieto all’Eucarestia?

Chi è che sa ascoltare dentro il Cuore e l’Anima dei separati e dei divorziati?

Chi può “misurare” la loro vicinanza al Signore?

“La mia Casa sarà chiamata Casa di preghiera per tutte le nazioni. Voi invece ne avete fatto un covo di ladri”.

Erminio Di Nora – me stesso, sempre e comunque www.erminiodinora.com