Pensiamo per un attimo al significato di questa parola nella
vita di tutti i giorni. Uguale a chi o a cosa? Uguaglianza
di fronte alle leggi del mondo? L'unica uguaglianza che vedo
è solamente quella di fronte a Dio.

No, non voglio ripetermi.

Desidero solo evidenziare come tutti possiamo vedere ogni
giorno della nostra vita, che nessuno è uguale all'altro
e nessuno ha lo stesso trattamento dell'altro. Diversità? Ovviamente, e guai se non fosse così.
Ma non parlo di quella che è propria di quanti non si
adeguano agli schemi della società, ma di ciò che ognuno
di noi possiede e che reprime, inaridendo così la crescita
sociale.

Il giudizio è stato e sarà sempre una debolezza
dell'uomo.
Ripeto debolezza perchè nessun uomo può giudicare un
altro.
Ma è una cosa comune nella nostra società.

E allora?
L'uguaglianza sta proprio nella diversità di vivere
secondo coscienza, secondo quel bambino che è dentro ognuno di
noi, che lasciamo solo in un angolo per far prevalere
materialismi e giustizialismi che impoveriscono l'animo
umano e rendono più difficile il raggiungimento della Luce
di Dio.

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