A NOI PIACE L’AUTOLESIONISMO
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Parlarsi addosso fa bene al Paese?, o forse dire che i servizi non funzionano aiuta la comunicazione?, ed è tutto così, un tentare di tutto perché le cose non vadano bene, o forse non farle andare pur di mettere il bastone tra le ruote all’avversario politico di turno.
Già, perché il compagno di merende di ieri, oggi si ritrova dall’altra parte della staccionata.
La coerenza non abita qui, non gli hanno “dato” la residenza, direbbero all’anagrafe.
A tanti hanno offerto residenza e domicilio nel corso degli anni, anche se l’immagine ne ha sofferto, e non poco. A pochi altri che solo per due o tre mesi. Le ferite sono ben evidenti. Ma ogni cosa ha il suo prezzo.
Sorrido quando leggo che questo o quel politico dichiarano di fare e di aver fatto per il Paese : ma non è un loro dovere?
A volte però il dovere può coincidere con un risultato diretto a una singola parte della Comunità, dove per pura casualità l’amico dell’amico gestisce una qualche attività, un’impresa, una ditta.
Un modo per far tornare i conti?.
Abbiamo anche tante cose belle di cui parlare e da visitare, ma finchè affideremo le sorti del Paese ad alcune persone senza una specifica preparazione professionale, prive di sensibilità e di programmazione socio-economica e culturale, indubbiamente il risultato non cambierà.
Dividi et Impera:
da Wikipedia
In politica e sociologia si usa per definire una strategia finalizzata al mantenimento di un territorio e/o di una popolazione, dividendo e frammentando il potere dell'opposizione in modo che non possa riunirsi contro un obiettivo comune. In realtà, questa strategia contribuisce ad evitare che una serie di piccole entità, ciascuna titolare di una quantità di potere, possano unirsi, formando un solo centro di potere, una nuova e unica entità più rilevante e pericolosa.
Per evitare ciò, il potere centrale tende a dividere e a creare dissapori tra le fazioni, in modo che quest'ultime non trovino mai la possibilità di unirsi contro di esso.
Questa tecnica permette quindi ad un potere centrale, che può essere un governo dispotico, o un governatorato coloniale-imperialista, numericamente modesto, di governare e dominare su una popolazione sensibilmente più numerosa.
E noi cosa possiamo fare?
Imparare a scegliere, ma soprattutto metterci la faccia, ad essere anche noi in prima linea contro ogni illegalità e sopruso, proprio come ha fatto Angelo Vassallo, il Sindaco Pescatore, che ha pagato il suo impegno per la legalità e la trasparenza con nove colpi di pistola che hanno fermato il suo corpo ma non certo gli arbusti e i frutti che con il suo impegno erano germogliati e che oggi sono diffusi su tutto il territorio Nazionale.
E’ la giornata della Nazione, della Repubblica, della Libertà.
Erminio Di Nora
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