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Borgo in Musica e Disagio Sociale

Riflessioni - Riflessioni

BORGO IN MUSICA

UNA RIFLESSIONE MOLTO PERSONALE

"La solidarietà non è un sentimento di vaga compassione o di intenerimento verso i mali delle persone. Deve essere la ferma determinazione di impegnarsi per il bene comune, perchè tutti siamo responsabili di tutti. "

(Papa Giovanni Paolo II)

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" Solo l'amore ci riunisce a noi stessi"

(Albert Camus)

 

Se avessi riportato unicamente il pensiero di Papa Giovanni Paolo II, in molti avrebbero potuto dubitare sulla veridicità del sentimento, dell’Amore.

Perché?

Perché per alcuni la “chiesa” è solo un rifugio, un nascondiglio dal quale difendersi per salvare le apparenze.

Ma “purtroppo” abbiamo tutti un’Anima, che altro non è che uno specchio nel quale rileggiamo le Nostre azioni quotidianamente.

Possiamo anche voltarci, e far finta che alcuni dei mali che ci circondano non ci appartengono, ma questo non è certo il modo per lasciare qualcosa del nostro vissuto, per condividere le nostre esperienze.

Quelle stesse persone, oggi in difficoltà, potrebbero essere i nipoti di domani, i figli che non abbiamo mai avuto o che non sono più tra noi.

Solidarietà è un termine usato spesso per dichiarare il bene che ci si propone di fare, e non quello che si fa.

Ernesto Che Guevara diceva: L’unico modo di conoscere davvero i problemi è accostarsi a quanti vivono quei problemi e trarre da essi, da quello scambio, le conclusioni.

In quanti conoscono i problemi delle persone che parteciperanno a questa serata al castello?

Quanti quelli che condividono le proprie esperienze con la Comunità, divenendo così un Faro per coloro che non immaginano neppure l’esistenza di altre persone che hanno vissuto e superato un disagio nella loro vita?

Buttare via la maschera è fondamentale per riuscire a essere se stessi sempre.

In quale famiglia non si vive una qualche forma di “dolore”?

Chi è immune al disagio psichico o fisico, economico o sociale?

Non esiste una vaccinazione contro il dolore e/o le cose “brutte” della vita.

Ma una cosa la possiamo fare: tendere una mano verso coloro che sono ancora in cammino per uscire da quella strada buia, che può avere mille nomi: alcol, droga, depressione, povertà di ogni genere. E, una volta venuti fuori, rinati nello spirito, si è abbastanza forti da guardare negli occhi tutte quelle persone che ancora si sentono sole ad affrontare quel cammino.

Questa è la Solidarietà secondo la mia esperienza di vita come uomo che cerca di fare qualcosa affinchè ci si senta uniti attorno al disagio, e nessuno si senta mai più solo.

Grazie

Erminio ITALO Di Nora

 

www.erminiodinora.com

 


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