Disteso su di un letto, curato in ogni minimo particolare,
un malato di SLA è come un Angelo senza ali,
capace di volare ma impossibilitato a spiccare il volo.

Ed è così che ho visto una persona che ha tanto da insegnarmi sulla dignità e sul rispetto di se stessi.

Non posso sapere cosa quegli occhi avrebbero desiderato in quel preciso istante.
Sicuramente non esprimevano la condivisione della scelta, seppur obbligata, fatta dalla sua amata.

Qualche lacrima, un pò di emozione, cose che appartengono a quanti, seppur attaccati a una flebo di speranza,
vivono con il cuore e con l'anima ogni singolo istante.

La SLA è veramente una "prova" difficile per chiunque si ritrovi ad affrontarla.
Non si ha la possibilità di "scegliere" se continuare a ...VIVERE.

Spero tanto che tutte queste persone possano un giorno essere per sempre LIBERE.

http://www.youtube.com/watch?v=nbgqdyN4-I4&ob=av2e