“La Pesca nel Mediterraneo e le misure tecniche da adottare saranno oggetto di discussione a Lussemburbo, il 24 e 25 ottobre. Si partirà da una proposta, quella antecedente, sui quali alcuni Governi stanno facendo incontri:

•    Il divieto di utilizzare, dal primo gennaio 2007, le reti a strascico a una distanza dalla costa inferiore a 1,5 miglia marine,senza alcun riferimento alla profondità

•    Il passaggio dal primo gennaio 2008 ad una maglia di 40 millimetri, con la facoltà di optare per quella romboidale da 50 millimetri;

•    Stabilire a 0,3 miglia marine, la distanza minima per permettere alle turbosoffianti o draghe idrauliche di operare, con la possibilità di deroghe nell’ambito dei piani di gestione locali;

•    Fissare una taglia minima per la sardina a 11 centimetri ed a 20 centimetri per il nasello con eventuale possibilità di deroga.

Si discuterà inoltre della “thonaille”, rete utilizzata in Francia per la cattura dei tonnidi, attrezzo che secondo la Commissione è a tutti gli effetti una rete derivante”, queste le precisazioni del dott. Erminio Di Nora che aggiunge : “ alcune di queste misure segneranno la fine di parte della pesca italiana, ma preferisco che ascoltiate le opinioni della categoria. E mentre in Regione Lazio domani 29 settembre, si parlerà  in Consiglio della nuova legge sulla pesca, si corre il rischio che tra un anno o due ci sia ben poco di cui discutere e da tutelare, se non i pescatori come “specie” in estinzione”.