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Nella culla, nudo del tempo, il Bambino

Le vostre storie - Le vostre storie

Quanti vortici tra le amare rocce,
tra i corrosi assalti, nel ritmo che
mai addolcisce  il battito e mai
piega le ragioni dell’esistere.

Il mare, vertigine trainante,
ascolta dell’incertezza il sogno
e, la sua voce acuta, trasforma
in rifugio d’esistenza.

Gode nell’ascolto templare
degli specchi l’impavido ricordo
e, l’immagine riaffiora nel
selvaggio delle sue carezze.

Nella  culla, nudo del tempo, come
a descrivere la sua venuta, Il
Bambino, spalanca l’onda al monte
perché il mare rinserri ogni lamento

e, nell’infinito dell’azzurro,
libertà d’amore.

                                                  Maria Cardi