Un giorno, gli anziani del villaggio decisero che il problema principale da affrontare andava ricercarto nella strada ferrata che di lì a poco sarebbe passata nei pressi del lago,  che avrebbe portato alcool e vizi.
Lo sciamano ballava e cantava tra le tende spiegando quali malefici queste novità avrebbero portato tra la popolazione.

Dopo qualche tempo giunse al villaggio il responsabile dei lavori con il presidente della società ferroviaria, e il gran consiglio si ritirò per parlare.
 
Di lì a qualche ora lo sciamano riprese i suoi riti di preghiera dicendo che sarebbe stato importante per gli dei che la tribù si fosse spostata sulle pianure ad est, dove i bufali sicuramente sarebbero passati e dove la ferrovia avrebbe deviato il corso del lago.
 
Così oggi, in periodo elettorale, c'è chi ama parlare di programmi e di cose da fare, evitando di ricordare che la strada ferrata prima o poi passerà da qui, e le promesse di ieri saranno uguali a quelle di oggi e di domani.
 
Il problema non è dei capi del consiglio, ma della tribù che aspetta fiduciosa che qualcuno si sacrifichi per loro.

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