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Bambini e adulti uniti dal rispetto per gli "altri"

Narrativa - Scuola e società
Quando leggiamo e scriviamo spesso parliamo degli "altri" come se certe cose fossero lontane anni luce da noi, come se non ci riguardassero da vicino, e spesso alcune discussioni vengono lasciate cadere.

Non si tratta di giudicare ma di cominciare a chiamare le cose con il loro nome.
Come il cavallo con i paraocchi segue la sua strada predefinita, anche noi tendiamo a non guardare ciò che risveglierebbe le nostre coscienze, come se fossimo programmati per fare o non fare.

L'educazione civica, viene insegnata nelle scuole? Certo, anche le famiglie devono fare la loro parte, ma è il risveglio di ciò che il Signore ci ha insegnato che dovrebbe essere di indirizzo per noi e per le nuove generazioni.

Ma gli esempi siamo noi, solo noi, ciò che facciamo, come ci comportiamo, cosa mangiamo, come viviamo, le priorità che insegnamo ai nostri figli, le cose importanti.

A volte basta veramente poco per rendere felice qualcuno, un saluto o un sorriso, ma anche una pacca sulla spalla.

Ideali. Preferisco credere ancora in qualcosa, nonostante si parli sempre del mondo che è cambiato. Sperare che esista qualcuno che viva sognando qualcosa di bello e che contagi le notti di noi tutti è bello, anche se forse solo un sogno.

Ma smettere di sognare significherebbe la fine.

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