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NOTIZIARIO FISCALE

Fisco e Previdenza - Fisco

Contabilità affidata a terzi - diverso calcolo dell'IVA ma non deroga dei termini: Sentenza


Con Sentenza 18 settembre 2015, n. 18368/15, la Corte di Cassazione ha stabilito che l'affidamento della contabilità a terzi comporta un diverso calcolo dell'IVA da versare ma non autorizza una deroga dei termini.

In particolare i giudici stabiliscono che qualora il contribuente affidi a terzi la tenuta della contabilità, il calcolo dell'imposta da versare è basato sulle annotazioni relative al secondo mese precedente (non al mese precedente, come avviene ordinariamente) data la non immediata disponibilità della documentazione contabile affidata a terzi.

 

Cartella muta valida se entro 60 giorni non viene impugnata dal contribuente: Cassazione


Con Sentenza 18 settembre 2015, n. 18448, la Corte di Cassazione ha precisato che la cartella di pagamento la cui sottoscrizione risulta illeggibile e dunque non attribuibile ad alcun funzionario responsabile del procedimento (c.d. "cartella muta") diviene definitiva se il contribuente non la impugna entro 60 giorni.

In particolare, i Giudici hanno chiarito che qualora l'avviso di accertamento sia privo degli "elementi essenziali" di validità, il contribuente ha la possibilità di impugnare tale atto entro e non oltre i termini previsti dall'art. 21 D.Lgs. n. 546/1992. Qualora il contribuente non provveda a presentare ricorso entro i termini, "il provvedimento tributario pure se affetto da nullità - si consolida, divenendo definitivo e legittimando l'Amministrazione finanziaria alla riscossione coattiva dell'imposta."

 

 

 

I voucher e i contributi per le mamme lavoratrici: chiarimenti dell'INPS


L'INPS, con il Messaggio n. 5805 del 18 settembre 2015, interviene nuovamente in materia di contributi e voucher previsti, a favore delle mamme lavoratrici, dall'articolo 4, comma 24, lettera b) della Legge n. 92/2012. Si tratta, in particolare, della possibilità di richiedere, al termine del congedo di maternità ed in alternativa al congedo parentale:

  • voucher per l'acquisto di servizi di baby sitting, ovvero
  • contributi per far fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l'infanzia o dei servizi privati accreditati.

In particolare, l'Istituto con il messaggio in oggetto interviene per fornire precisazioni riguardo al riproporzionamento del beneficio in caso di cessazione del rapporto o modificazione del rapporto lavorativo da tempo pieno a part-time e viceversa.

 

Niente assoluzione per il titolare dell'impresa familiare che non ha redatto il Pos

In tema di infortuni sul lavoro, la Corte di Cassazione ha statuito che il titolare dell'impresa familiare che lavora sui cantieri non può essere assolto per il sinistro occorso ad un lavoratore, a nulla rilevando riguardo l'obbligo di redazione del piano operativo di sicurezza (Pos) il fatto che l'impresa non abbia lavoratori subordinati.

Nello specifico la Suprema Corte, con la Sentenza n. 38346 del 21 settembre 2015, ha annullato la sentenza di assoluzione del titolare, demandando al giudice del rinvio la verifica se l'eventuale redazione del Pos avrebbe potuto impedire l'infortunio. Viene precisato, altresì, che se la valutazione dei rischi connessi alla lavorazione compete al datore ciascun componente familiare deve dotarsi dei dispositivi di protezione individuale.

 

 

 

Cassazione: demansionamento risarcibile anche oltre i 5 anni


Con la Sentenza n. 18431 del 18 settembre 2015, la Corte di Cassazione è intervenuta in merito al risarcimento del danno in materia didemansionamento ed in particolare sulla possibilità da parte del lavoratore di vantare la lesione dei propri diritti anche decorsi 5 dall'accaduto.

A riguardo la Suprema Corte ha sentenziato che, anche se decorsi più di cinque anni dal demansionamento da "capo distretto" a semplice venditore, non si configura lo stato di acquiescenza e accettazione da parte del lavoratore, che può quindi ancora vantare il risarcimento del danno subito.

 

 

 

CIG in deroga: avviato il controllo sui limiti settimanali


L'INPS, con il Messaggio n. 5810 del 18 settembre 2015, comunica l'implementazione della procedura "Sistema Unico" di gestione dei provvedimenti di concessione della CIG in deroga. In particolare, la procedura rileva il superamento teorico del limite di durata massima del trattamento di cassa integrazione in deroga, che si ricorda è pari a 11 mesi per il 2014 e 5 mesi per il 2015.

Il controllo viene effettuato sulle settimane: a tal fine 11 mesi corrispondono a48 settimane e 5 mesi corrispondono a 22 settimane. In caso di superamento dei predetti limiti la procedura può generare un blocco delle autorizzazioni.