Dichiarazioni d'intento: sanzioni fisse per il cedente
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Lo schema di decreto legislativo attuativo della delega fiscale sulla riforma delle sanzioni penali e amministrative, approvato venerdì scorso dal Consiglio dei Ministri ed ora all'esame delle Camere, prevede, tra le altre, un'importante novità relativa alle dichiarazioni d'intento.
Come noto, già il D.Lgs. n. 175/2014 ha traslato dal cedente al cessionario l’obbligo di trasmissione telematica delle dichiarazioni d’intento alle Entrate per le operazioni effettuate dal 1° gennaio 2015. Ad oggi, in caso di cessione di beni o prestazione di servizi prima di aver ricevuto dal cessionario la dichiarazione di intento e riscontrato telematicamente l’avvenuta presentazione, in capo al cedente si applica una sanzione proporzionale che va dal 100 al 200% dell’Iva riferibile alle operazioni effettuate in regime di non imponibilità. Dal 2016, invece, in base al decreto attuativo della Delega fiscale, la sanzione per il cedente diverrebbe fissa (da 250 a 2.000 euro) e non più proporzionale sulle violazioni Iva relative a forniture di beni e servizi a esportatori abituali.
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